Rosmarino: il re delle erbe aromatiche mediterranee

"Rosmarinus officinalis", è questo il nome della pianta aromatica della famiglia delle Lamiaceae più famosa e conosciuta nei paesi del Mediterraneo.

Esso infatti cresce nei litorali, nelle garighe e nella macchia mediterranea, ma anche lungo i dirupi sassosi e assolati dell'entroterra, dal livello del mare fino alla zona collinare. Inoltre si è acclimato anche nella zona dei laghi prealpini e nella Pianura Padana, nei luoghi sassosi e collinari.

Il rosmarino è una pianta perenne sempreverde, che raggiunge altezze dai 50 ai 300 centimetri, con radici profonde, fibrose e resistenti. I suoi fusti sono legnosi, di colore marrone chiaro, e possono essere prostrati ascendenti o eretti, molto ramificati.

Le foglie sono persistenti e coriacee e hanno una lunghezza di circa 2-3 centimetri e larghezza di 1-3 millimetri. Sono sessili, ovvero prive di picciolo, lineari lanceolate, addensate numerossissime sui rametti.

Esse sono di colore verde cupo lucente sulla pagina superiore, mentre su quella inferiore sono biancastre, e questo è dovuto alla presenza di peluria bianca. Inoltre sono ricche di ghiandole olifere.

Per quanto riguarda i fiori, anch'essi sessili, sono ermafroditi poiché possiedono entrambi gli apparati sessuali (stami e pistillo). Essi sono riuniti in brevi grappoli all'ascella (punto di inserzione) di foglie fiorifere sovrapposte.

La corolla di ogni fiore ha un colore lilla-indaco, azzurro-violaceo o, più raramente bianco o azzurro pallido. I frutti sono tetracheni, con acheni liberi, oblunghi e lusci, caratterizzati da un colore brunastro.
 

Quali sono le proprietà del rosmarino?

Il rosmarino è una pianta aromatica molto ricca di oli essenziali, tra cui pinene, conforene e limonene, ma anche di flavonoidi, acidi fenolici, tannini, resine e canfora.

L'acido rosmarinico contenuto nella pianta ha proprietà antiossidanti. Infatti, i principi attivi del rosmarino inibiscono l'anione superossido, un radicale libero molto tossico e reattivo responsabile dell'ossidazione cellulare.

Il rosmarino può essere utilizzato come infuso o decotto, ed è impiegato per depurare il fegato, ma anche come tonico e digestivo. Infatti questa pianta viene inserita molto spesso nella composizione di tisane disintossicanti, spesso accompagnato da tarassaco e bardana.

Grazie alle sue innumerevoli proprietà, il rosmarino è utile per curare in modo naturale alcuni disturbi. Ad esempio può essere efficace nei casi di meteorismo e più in generale di disturbi intestinali, come spasmi ventrali, vertigini ed inappetenza.

L'olio essenziale della pianta le conferisce una potente azione batterica e antisettica, ed è per questo motivo che viene impiegato in aromaterapia come pianta balsamica, utile in caso di raffreddore, tosse e febbre.

Oltre alla funzione antisettica, la sua essenza svolge un'azione energizzante sull'organismo e sulla psiche, e viene utilizzata in caso di stanchezza. Se inoltre l'infuso viene unito all'acqua del bagno, ha un eccellente effetto stimolante.

Il rosmarino, grazie al tannino presente al suo interno, ha anche proprietà astringenti, motivo per cui è indicato in caso di diarrea o quando il flusso mestruale è troppo abbondante.

Il rosmarino viene impiegato anche per uso esterno, ad esempio per risciacquare i capelli, stimolando i follicoli piliferi alla ricrescita e prevenendo la calvizie precoce.

Come non parlare del suo uso in cucina? Essendo una pianta tipica della macchia mediterranea, anche nella cucina tipica della zona è impiegata molto per insaporire tantissime pietanze diverse: carne come manzo o coniglio, arrosti, pesce, salse, ma anche pane e focacce.
 

Come si coltiva il rosmarino?

La coltivazione del rosmarino non richiede trattamenti o accortezze particolari, ma è bene seguire tutti i passaggi per la corretta crescita della pianta, sia essa in orto o in vaso.

La pianta del rosmarino, come abbiamo visto, predilige i terreni leggeri, ben drenati ed in pieno sole, e non tollera molto le annaffiature eccessive, poiché i ristagni potrebbero comportare marciume alle radici.

Chi vuole trapiantare una piantina, prediligie propagare la pianta per talea e la pianta lasciando emergere dal terreno un terzo del ramoscello.

Nonostante il trapianto si possa fare in tutti i messi dell'anno, sono preferibili quelli in cui non c'è né troppo caldo, né eccessivamente freddo, dunque all'incirca a marzo, ma il periodo è varibile e procrastinabile fino a metà stagione autunnale.

Con le gelate invernali è meglio portare la pianta in un luogo riparato nel caso in cui essa sia coltivata in vaso, oppure riparare le radici con foglie, paglia o terriccio se è piantata nel terreno.

Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, occorre sisemare la pianta in un'area esposta al sole e a ridosso di un riparo dal vento, come una parete. Il contenitore ideale è un vaso in terracotta con diametro di 14 ai 30 centimetri.

Per un corretto drenaggio è consigliabile mescolare il terriccio a sabbia per renderlo più soffice e uniforme. Il terriccio non deve avere una composizione particolare, ma l'aggiunta di compost può sicuramente essere d'aiuto.

Rosmarino: le tipologie selezionate da Piantine da Orto

Nel genere rosmarino oltre il Rosmarinus Officinalis esistono numerose varietà che si differenziano per la maggiore o minore presenza di olio essenziale e per il portamento della pianta.

Piantine da Orto ha selezionato due varietà di rosmarino nello specifico, che sono quelle più diffuse nelle nostre zone e maggiormente impiegate in cucina.

La prima è la pianta di rosmarino comune, caratterizzata dalla sua spontaneità nella crescita e dalla semplicità della sua coltivazione. La pianta del rosmarino classica è inoltre conosciuta per la forma dell'arbusto, i cui rami tendono a protendere verso l'alto.

Se i rami di questa pianta protendono verso l'alto, il contrario avviene con quelli del Rosmarino Prostrato. I suoi rami inizialmente assumono la stessa direzione della pianta di rosmarino classica, ma poiché il loro peso è maggiore, tendono a dirigersi verso il basso allargandosi sul suolo.

In questo modo possono raggiungere una lunghezza di 50 centimetri. Questa caratteristica non modifica però il sapore e i benefici del rosmarino, infatti le caratteristiche sono la stesse di quello comune.

Visivamente il Rosmarino Prostrato si presenta come un cespuglio legnoso che non supera di solito i 20 centimetri di altezza. Per questa ragione esso è spesso utilizzato per la realizzazione di siepi o semplicemente come decorazione per giardini composti in prevalenza da rocce.