Cappero

Cappero

formato piantina1 piantina/e, in Vaso Ø 14 cm

disponibilitaTrapiantabile dal 01/03 al 31/10

Dispo: ottima
Acquista quanto vuoi, la spedizione costa sempre 8 Euro!

Prezzo 6.90 iva inclusa

Quantità Vaso Ø 14 cm

Il cappero è una tipica pianta mediterranea appartenente alla famiglia delle Capparacee originaria dell’Asia del sud e del Mediterraneo, facile da coltivare e che sa regalare dei bellissimi fiori e dei buonissimi "frutti", particolarmente apprezzati in cucina dove vengono consumati freschi sotto'olio o sotto sale. È una pianta che spesso inoltre cresce spontaneamente soprattutto nel sud Italia e che è molto apprezzata per i suoi bellissimi e profumatissimi fiori.

Caratteristiche tecniche Cappero

Questa piantina è un arbusto sempreverde molto produttivo e di bell’aspetto, ottima quindi da utilizzare a scopo ornamentale. Non sono necessarie cure particolari poiché risulta essere una pianta estremamente resistente. Raggiunge talvolta un metro di altezza e cresce addirittura infilandosi fra le pietre o fra le spaccature nella roccia. Insomma, il cappero è davvero una piantina ribelle che si adatta ai terreni poveri, che resiste alle avversità e fiorisce anche nei luoghi più impensabili.
 

Cappero: coltivazione

Il cappero è una pianta aromatica decisamente resistente che ben si adatta alla coltivazione in serra o all'aria aperta ma anche a quella in vaso.
 

Cappero: coltivazione in vaso

Il periodo ideale per il trapianto in vaso del cappero è quello a cavallo tra i mesi di aprile e di maggio, quando cioè le temperature sono ancora miti ma cominciano a salire sensibilmente rispetto a quelle tipicamente primaverili. Il vaso adatto deve essere capiente, con un'altezza minima di 50 cm e in coccio per permettere all'apparato radicale di ossigenarsi in modo corretto al fine di evitare così la formazione di muffe.
 

Il terreno

Il terreno deve risultare, pur prestando la massima attenzione nell'evitare i ristagni d'acqua, abbastanza umido; l' ideale è un terreno sabbioso non calcareo al quale poi possono essere aggiunte della sabbia o della ghiaia, elementi che lo alleggeriranno migliorando le sue capacità drenanti, riducendo così il rischio di ristagni, pericolosi per l'apparato radicale. Il cappero si accontenta quindi di un terreno ben drenato e non troppo ricco.
 

Esposizione al sole

Il cappero ama il sole e il clima mite, ma è anche molto resistente e può sopportare il freddo e le brevi gelate; è però importante metterlo al riparo dalle correnti. La posizione ideale sarà quindi quella in pieno sole.
 

Innaffiatura

Il cappero non deve essere innaffiato di frequente prestando inoltre particolare attenzione ai quantitativi eccessivi di acqua che potrebbero creare dei nocivi e pericolosi ristagni; prima di procedere con l'innaffiatura è infatti buona norma verificare sempre che il terreno sia ben asciutto. In generale le innaffiature comunque devono essere scarse.
 

Cappero: coltivazione nell'orto

Il periodo ideale per il trapianto nell'orto è quello del mese di maggio quando cioè le temperature cominciano ad aumentare sensibilmente. La scelta del terriccio da usare e le cure colturali per la coltivazione della pianta di cappero nell'orto sono esattamente le stesse di quella effettuata in vaso anche se è necessario prestare particolare attenzione agli sbalzi termici o all'esposizione prolungata alle temperature rigide.

Le piante di cappero nell'orto vanno inoltre distanziate di almeno 150 cm tra le file e di 120 cm sulla fila. È infine importante, per chi decide di trapiantare la pianta di cappero e coltivarla nelle regioni dal clima più freddo, proteggerla con del tessuto non tessuto e magari coprirne la base con della paglia durante l’inverno.
 

Cappero: coltivazione indoor

La scelta del terriccio da usare e le cure colturali per la coltivazione indoor del cappero sono le stesse che ti abbiamo indicato per quella nell'orto. L'unica differenza è che, essendo coltivato all'interno in un ambiente tendenzialmente a temperatura controllata, la cura della pianta è ancora più facile proprio perché ci si deve preoccupare meno attentamente del possibile sbalzo termico. Il periodo ideale per il trapianto indoor del cappero è quindi quello a cavallo tra i mesi di marzo e di ottobre.
 

Malattie e parassiti del Cappero

In generale il cappero è una pianta resistente e quindi è estremamente raro che venga colpita da delle malattie. Bisogna però prestare particolare attenzione ai parassiti come gli afidi e le lumache. Il problema è facilmente prevenibile utilizzando vari rimedi come trappole e spray naturali come, ad esempio, all'aglio, al peperoncino o all'ortica per gli afidi e fondi di caffè o gusci d’uovo per le lumache.
 

Caratteristiche della pianta di Cappero

La pianta di cappero assume la forma di un fitto cespuglio dal fusto subito ramificato e con dei rami lignei nella parte basale. Le foglie sono picciolate, a lamina ovale, verdi, lucide, carnose e con dei margini lineari. I fiori sono abbastanza grandi e davvero particolari: sono composti quattro petali bianchi mentre i numerosi stami sono di un meraviglioso colore rosso-violaceo e provvisti di filamenti molto lunghi.

Il frutto è una bacca verde oblunga portata da un peduncolo di 2–3 cm e con una polpa di colore rosaceo. Contiene inoltre numerosi semi neri o giallastri che misurano 1–2 mm. I capperi propriamente detti sono costituiti dai boccioli dei fiori mentre i frutti sono chiamati cucunci o cocunci.
 

La raccolta del Cappero

Della pianta del cappero si consumano i boccioli la cui raccolta si effettuata in piena fioritura cioè nel periodo a cavallo tra la fine di maggio e settembre, periodo in cui i bottoni floreali non sono ancora aperti. La raccolta va infine effettuata scalarmente all’alba ogni 10 giorni. I boccioli floreali vanno poi lasciati appassire all’aria per un giorno o due ed infine conservati sotto salamoia.
 

Uso del Cappero

Il cappero viene utilizzato in cucina per il suo particolare sapore, intenso e piccante, soprattutto nella preparazione di pietanze, salse e condimenti.  I capperi sono infatti l'ideale per condire primi piatti ma anche secondi piatti a base di carne. I frutti invece, in virtù del maggiore effetto scenico, vengono utilizzati con tutto il picciolo come snack durante degli sfiziosi aperitivi.

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