L'orto di Mirko: un orto a conduzione familiare
Mirko: 35 anni, due figli e la voglia di fare una vita più salutare che lo ha spinto a realizzare un orto domestico per sé e per i suoi bambini. Lo abbiamo incontrato: ci ha parlato del suo giovane orto, che cura con dedizione insieme alla sua bella famiglia.
 

Da quanto tempo ti dedichi all’orto?

 
Da due anni, cioè da quando ho un giardino. Due anni fa mi sono infatti trasferito dalla città in un paese della Valdelsa con la mia famiglia. L'orto è uno spazio che ho realizzato insieme ai miei due figli piccoli e alla mia compagna: volevamo insegnare loro a occuparsi delle piantine, ma in maniera giocosa. Io da bambino non ne ho avuto la possibilità e farlo con loro è stata un’esperienza bellissima: mi hanno aiutato nella messa a dimora delle piantine e hanno scoperto che lavorare alla manutenzione dell'orto può essere anche divertente!
 

Quali varietà hai scelto di trapiantare e perché?
 

La prima cosa che abbiamo trapiantato sono state le carote, sul finire dell'inverno: le abbiamo scelte insieme ai bambini perché sono tra le varietà più semplici da coltivare, per farli sentire partecipi. In realtà loro sono stati davvero felici di raccogliere anche i lamponi, le more e i pomodorini durante la scorsa estate. La speranza era che in questo modo mangiassero più volentieri la frutta e la verdura, e per ora ha funzionato!
 
Abbiamo piantato anche il goji, scelto della mia compagna, il pomodoro gigante, la lemon grass, il basilico rosso, il basilico classico e quello artico, così da tenere lontane le zanzare. La novità di quest'anno, per la gioia dei nostri figli, è l'anguria: speriamo crescano bene!
 
I peperoncini piccanti sono la mia passione e, essendo per metà calabrese, gli anni scorsi ho scelto di acquistare la varietà diavolicchio, che coltivo in vaso a parte, sul balcone, lontano dalla portata dei bimbi. Ho scelto anche le varietà Carolina Reaper, Habanero Chocolate, Habanero Orange e il tabasco!