Anice

Anice

formato piantina1 piantina/e, in Vaso Ø 14 cm

disponibilitaTrapiantabile dal 01/02 al 31/07

Dispo: prenotabile
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Prezzo 3.91 iva inclusa

Quantità Vaso Ø 14 cm

La pianta di anice verde, il cui nome scientifico è Pimpinella Anisum e che non è da confondere con l’anice stellato, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Ombelliferae.
Si tratta di un’erba che non supera il mezzo metro di altezza, con poche foglie di diverse dimensioni distribuite lungo il fusto e caratteristiche ombrelle di fiorellini bianchi. Da secoli impiegata per i suoi effetti benefici e curativi, i suoi semi sono molto sfruttati anche in cucina nella produzione di liquori e biscotti. Dunque, vediamo tutte le caratteristiche dell’anice.


Pimpinella, come si usa

La pimpinella (Pimpinella anisum), comunemente chiamata anice verde, è una pianta i cui benefici sono ampiamente conosciuti da secoli, tant’è che già Plinio il Vecchio ne decantava i vari benefici nei suoi scritti.

Non a caso, le varie parti della pianta possono essere impiegate per la cura e la prevenzione di disturbi lievi, anche se i semi, la cui raccolta avviene ad agosto, sono sicuramente la parte più utilizzata. Infatti, possono essere adoperati come spezia in cucina per aiutare la digestione, tant’è che esistono varie ricette che vedono i semi di pimpinella come protagonisti indiscussi, ma ci si può fare anche una tisana per lenire le vie respiratorie o per uso topico, lavando la pelle e disinfettandola grazie alle proprietà antibatteriche, o anche per fare i fumenti in caso di raffreddore o catarro.
Le foglie di pimpinella biologica possono essere invece consumate come delle normali foglie di insalata, ideali per condire e aggiungere un tocco sfizioso in più grazie al loro inconfondibile sapore.


Pianta di anice: come si coltiva

Per la pianta di anice la coltivazione non è particolarmente difficoltosa. Si tratta di una pianta annuale erbacea di media altezza, dai 30 ai 50 centimetri circa, che presenta dei caratteristici fiorellini bianchi che in genere compaiono con l’avvento della stagione estiva.

Il frutto dell'anice, di forma ovale di color giallo acido, ad avvenuta maturazione tende ad assumere una colorazione più scura.

La pianta si sviluppa soprattutto nell’area mediterranea, dove ci sono caldo e poca umidità. La pimpinella ha infatti bisogno di sole, motivo per cui, sia che la si voglia coltivare nel proprio orto sia che la si voglia coltivare in vaso, è necessario posizionare la pianta in una zona dove battono costantemente i raggi solari. Infatti, la pimpinella necessita di calore e sole, di climi aridi e secchi, con temperature tra i 15 e i 25 gradi, mentre invece sono rischiose le gelate tardive.

Anche per quanto riguarda le innaffiature, l’anice non ha bisogno di grosse attenzioni, tant’è che bastano semplicemente le precipitazioni naturali per mantenere la piantina in buona salute. Nel caso in cui decidessi di coltivare la pianta in vaso, annaffiala in modo costante e non eccessivo, ma solo nel caso in cui dovessi notare un malessere da parte della pianta.
In generale, però, si tratta di una pianta selvatica che è sconsigliato coltivare in vaso perché ha bisogno di terreni sciolti e calcarei, con un buon livello di drenaggio e sostanza organica che possano preservare la pianta da potenziali ristagni idrici per lei letali.

Evita i trapianti: la piantina non li tollera bene. Ultimo passo per il benessere del tuo anice è la sarchiatura del terreno, necessaria per mantenere il terreno pulito.


Anice: caratteristiche, proprietà e benefici

Le proprietà dell'anice sono numerose e riguardano soprattutto il benessere dell’apparato digerente e delle ghiandole esocrine, oltre ad avere proprietà espettoranti che lo rendono un grande alleato contro il malessere stagionale, motivo per cui l'uso della pianta è stato approvato per trattare l’apparato respiratorio, magari con fumenti con parti della piantina stessa o direttamente con l’olio essenziale, ottimo per liberare le vie aeree in caso di tosse, bronchite e raffreddore.

L’anice è anche il perfetto alleato per favorire la digestione ed eliminare il senso di gonfiore e di pienezza.

In generale, per sfruttare le sue proprietà, la pimpinella può essere utilizzata nelle sue parti sia per uso interno che esterno tramite l’assimilazione della tintura madre o delle varie parti della pianta, in particolare i semi, o l’inalazione o l’applicazione topica dell’olio essenziale. Se non hai a disposizione l’olio essenziale né la tintura madre e preferisci il fai da te, prepara un decotto con la materia prima fornita dalla tua pianta, in particolare semi e foglie, facendoli bollire per circa un quarto d’ora.


Biscotti all'anice: come prepararli

I biscotti all’anice, chiamati anche anicini, sono forse tra i dolcetti italiani più diffusi e apprezzati. Tipici della Toscana, del Piemonte, della Sardegna e della Sicilia, sono spesso consumati dopo pasto accompagnati da un vino bianco dolce e frizzante.

Il protagonista di questi biscotti è senza dubbio l’anice, in particolare i suoi semi, che devono essere tritati al mortaio per fare in modo che sprigionino il sapore e gli aromi. La ricetta è molto semplice e veloce. Ti serviranno 300g di farina 00, 120g di zucchero, 2 uova freschissime, possibilmente biologiche, 50g di olio di semi (meglio di mais), un cucchiaio abbondante di semini di pimpinella, 16g di lievito per dolci in polvere e un pizzico di sale.

La preparazione dei biscotti all'anice è molto semplice. Per prima cosa rompi le uova e sbattile con lo zucchero, fino ad ottenere una crema chiara ed omogenea. Unisci la farina setacciata, il lievito, un pizzico di sale e l'olio. Dunque, impasta velocemente. A parte, trita i semi e aggiungili all’impasto, poi ricomincia a impastare per dieci minuti. A questo punto, lascia riposare il composto in frigo un’ora.
Forma tre cilindri leggermente appiattiti e stendili su una teglia. Falli cuocere a 180° per un quarto d’ora. Estrai la teglia dal forno e lascia intiepidire, dunque taglia in obliquo e informa nuovamente per dieci minuti.
Ed ecco che i tuoi biscotti sono pronti da consumare. Li potrai tranquillamente conservare per un mese.


Liquore all'anice: una sana delizia

Anche per il liquore all’anice, i protagonisti sono i semi, necessari per dare gusto a questa deliziosa bevanda da fine pasto domenicale. Chiamato Anisetta, questo liquore è abbastanza facile da riprodurre in casa artigianalmente con pochi ingredienti, purché di qualità. Anche stavolta, l’ideale sarebbe utilizzare i semi della tua pianta, così da avere la soddisfazione di poter dire di aver realizzato un vero liquore home made.

In generale, oltre alla pimpinella, puoi utilizzare anche altre erbe e spezie per insaporire. Ad esempio, puoi provare con delle bacche di pepe rosa, una stecca di vaniglia o di cannella, ma anche delle bucce di limone non trattato, in base alle tue preferenze.

Per il tuo liquore ti serviranno 50g di semi di pimpinella, un limone biologico con buccia edibile, 500ml di alcol, 500ml di acqua e mezzo chilo di zucchero.
Per cominciare, pesta i semi in un mortaio per fare in modo che vengano rilasciati tutti gli aromi in infusione.
A parte, lava bene il limone e ricavane la buccia, stando attento a non prelevare la parte bianca della polpa, troppo amara. Metti questi ingredienti nell’alcol e lasciali macerare in un barattolo per almeno una settimana, muovendolo di tanto in tanto.
Passati i sette giorni, prepara uno sciroppo con acqua e zucchero, lasciandoli cuocere a fiamma bassa per almeno dieci minuti, fino a totale scioglimento dei cristalli, poi lascia raffreddare. Unisci dunque l’alcol filtrato e mescola, versando poi il composto in bottiglie vuote, asciutte e pulite.
Se lo desideri puoi inserire in infusione qualche spezia o bacca, ricordando però di filtrare nel momento in cui dovrai servire. Lascia riposare, al buio, per un mese. A questo punto il tuo liquore è pronto per essere consumato nei tuoi momenti di relax.


Caratteristiche tecniche Anice

L'anice, conosciuta anche con il nome di Pimpinella, si coltiva in luoghi soleggiati e riparati dai venti.
L'anice viene usato in confetteria, liquoreria, farmacia. Entra nella composizione di numerosi dolci e pani aromatici, nonché di caramelle e di varie bevande alcoliche.
In erboristeria è utilizzato per la preparazione di infusi e tisane. È ottimo  come digestivo e contro i crampi dello stomaco. Inibisce i processi fermentativi presenti nell'intestino e ha effetti benefici sulla  nausea e vomito.
Il masticare, a fine pasto, dei semi di anice leggermente tostati funge da digestivo e profuma l'alito; è ideale inoltre per calmare la tosse

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