Caco: tutto ciò che devi sapere sul frutto degli dei

del 27/10/2020

Il caco, scientificamente Diospoyros kaki che in greco vuol dire “cibo degli dei”, è un frutto che appartiene alla famiglia delle Ebenaceae, chiamato anche Loto del Giappone, Mela d'Oriente e Albero delle sette virtù. La varietà più comune di caco in Italia è il "Loto di Romagna".
 

Caco: storia e leggende

Il caco è originario del Giappone e della Cina da tempo diffusa nella zona del Mediterraneo. In Italia le prime coltivazioni risalgono ai primi anni del 900, prima nelle regioni meridionali, per poi diffondersi in tutta la penisola.

Viene chiamato anche albero delle “Sette Virtù” che, secondo la leggenda, erano la longevità, l’ombra, la mancanza di nidi, l’assenza di tarli, il verde delle foglie, la resistenza al freddo, la creazione del concime con i frutti caduti.


Nel 1945, il caco divenne l’emblema di pace dato che, a seguito dei bombardamenti della Guerra, riuscirono a resistere anche su terreni devastati. Al giorno d’oggi, le coltivazioni di caco più diffuse le troviamo nell’italia meridionale, nel centro e in Sicilia, dove si produce un caco di altissima qualità esportato in tutto il mondo.
 

Caco: caratteristiche e aspetto

Il caco ha un caratteristico colore arancione vivace che tinge allegramente prati e boschi di pianura e collina nei mesi di ottobre e novembre. La sua pianta, invece, può raggiungere un’altezza di 15 metri.

Esistono diverse varietà di caco, ma per il settore frutticolo sono rilevanti sono cinque specie:

  • Diospyros kaki, coltivato per la produzione di frutti per il consumo fresco;
  • Diospyros lotus Diospyros virginiana usati nell’industria di trasformazione;
  • Diospyros oleifera e Diospyros glaucifoglia che, invece, sono utilizzati per l’estrazione di tannino.

Gli alberi del caco sono a foglia caduca e presentano una corteccia grigio scuro e rugoso. Le foglie del caco sono di grande dimensione e di forma ovale, glabre e lucenti. È una pianta molto resistente alle avversità, climi diversi, terreni e parassiti, infatti non necessita di particolari trattamenti antiparassitari.

In Italia esistono diverse varietà, coltivate in tutta la penisola, ma il primato di “terra del caco” se lo aggiudica l’Emilia Romagna con il suo “loto di Romagna“.

Esiste poi una varietà speciale, il "cacomela" che a differenza del caco comune si può consumare subito dopo la raccolta perché la sua polpa, delicata e aromatica, non è allappante. Le varietà più note sono il loto di Romagna, il Fuyu, il Kawabata e i Suruga.
 

Caco: coltivazione e potatura pianta

Il caco, come hai letto prima, ha la fortuna che la sua pianta non non richiede particolari attenzioni, né nei trattamenti né per quanto riguarda la potatura, per cui la coltivazione del caco non è impegnativa. Inoltre resiste molto bene a tutte le avversità climatiche. Vediamo insieme come coltivare questo frutto degli dei!

Il caco è tipico della stagione autunnale per cui il periodo perfetto per coltivarlo è da ottobre fino a marzo. La pianta necessita di un’esposizione costante alla luce del sole e per quanto riguarda il terreno, si adatta a vari tipi di terreni, purché con minime quantità di boro e sodio, l’importante è che in essi vengano tracciati solchi profondi che permettano un buon drenaggio.

Il primo step è quello di creare una buca, nella quale verrà riposta la zolla e ricoperta di terricio universale universale. Il secondo step consiste nel legare la pianta ad un palo e creare al suo intorno un tornello per aiutare lo smaltimento dell’acqua. A questo punto puoi procedere con l’irrigazione che dovrà essere costante ogni 8/10 giorni.

L’albero del caco ha una vita media di 30-40 anni e comincia a produrre frutti dopo 4 anni nel periodo autunnale quando è privo di foglie.

Per quanto riguarda la potatura, deve avvenire alla fine della stagione invernale e deve riguardare solo la rimozione dei rami non in salute o in cattive condizioni. Procedi sfoltendo i rami, anche per garantire un’armonia estetica.
 

Come fare maturare il caco?

Il caco se è stato raccolto o comprato ancora acerbo non ti preoccupare, farlo maturare è semplicissimo. Ti basterà disporlo su una cassetta o su un cartone con delle mele interposte, e in luogo caldo, asciutto e se possibile buio.

Le mele, infatti, maturando liberano acetilene ed etilene, due gas che arricchiscono il caco di zuccheri rendendolo più dolce. Ma come si fa a capire se il caco è dolce?

Ti basterà guardare la sua buccia, se è sottile, quasi trasparente e intatta, e la polpa tenera allora il tuo caco è perfetto. Al contrario, se il caco è ancora giallo e duro vuol dire che è ancora acerbo, quindi dovrai aspettare a consumarlo e dovrai procedere alla maturazione come ti ho spiegato in precedenza.
 

Caco: proprietà e valori nutrizionali

Il caco è una miniera di vitamina A, dotato di vitamina C e di sali minerali. Contiene molto zucchero e tannini, è energetico, ricostituente del sistema nervoso e del fegato, antibatterico nelle gastroenteriti.

Il suo alto contenuto di Vitamina C permette di combattere raffreddori e sindromi influenzali invernali. Inoltre il caco è ricco di carotenoidi come betacarotene e criptoxantina.

Il caco è un alleato di bellezza, grazie alle sue proprietà antiossidanti che permettono di rallentare l’invecchiamento della pelle. Inoltre, la sua polpa, se spalmata sul viso e lasciata per 10-15 minuti, è ottima per contrastare gli inestetismi ed ottenere una pelle morbida e levigata. Il caco ha anche un’azione antiossidante permettendo di potenziare il sistema immunitario e di regolare i processi legati alla vista.

La polpa del caco contiene sostanze come tannini, ottimi per combattere i radicali liberi, ed è ricca di sali minerali, quali potassio e calcio che sono ottimi alleati contro infiammazioni intestinali e astenie da cattivo funzionamento epatico.

Per quanto riguarda il valore nutrizionale per 100g di prodotto, il caco ha 65 kcal. Molto energetico, per questo consigliato ai bambini, a chi pratica sport e a chi è particolarmente stanco sia fisicamente che mentalmente.

Il caco è, inoltre, una eccellente fonte di potassio. Molto utile all’apparato nervoso e a chi soffre di fegato. Indicato in caso di stipsi, ha proprietà lassative e diuretiche.
 

Caco: usi in cucina e ricette

Il caco è un frutto delizioso ed energetico da consumare così al naturale come spuntino di metà mattina o merenda. Lo puoi gustare come dessert mettendolo in in una coppetta di vetro trasparente, togliendo il picciolo e scavando la polpa con un cucchiaino. Lo puoi mangiare anche accompagnato con del cioccolato ed abbinato a dello spumante.

Il caco è un ottimo ingrediente, ideale per la preparazione di cibi dolci o salati, tra cui budini, crostate, marmellate ed altre ricette gustose. Vediamo insieme come preparare un’ottima torta al caco in soli 5 minuti!

Ingredienti: 350 g polpa di cachi (circa 2 grandi o 3 medi) maturi, 130 g di zucchero, 3 uova, 100 ml di olio di semi di arachidi, 200 g di farina 00, 1 bustina di lievito per dolci, 1 limone buccia grattugiata, 120 g di gocce di cioccolato.

Cominciamo! Pulisci i cachi e frulla la polpa. In una terrina mescola la farina, lo zucchero, la buccia di limone, il lievito setacciato. Unisci la polpa di cachi frullata, l'olio, le uova e mescola con una frusta a mano per 1 minuto; puoi mettere anche tutti gli ingredienti nel mixer e mescolare per 1-2 minuti.

Unisci le gocce di cioccolato precedentemente infarinate e versa l'impasto in uno stampo precedentemente imburrato e infarinato da 22 cm. Cuoci in forno preriscaldato a 180° funzione statico per 45-50 minuti, fai sempre la prova stecchino prima di sfornare, deve uscire asciutto. Fai raffreddare ed il gioco è fatto!

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