Evodia Danielli, l'albero del miele: il più mielifero conosciuto!

Evodia Danielli, nota anche come albero del miele: si tratta della pianta più produttiva di nettare conosciuta! L'Evodia Tetradium Danielli è un albero originario della Cina e della Corea, dallo sviluppo molto rapido nei primi tre o quattro anni di vita, fino a due metri l'anno. La pianta può raggiungere fino ai dieci metri di altezza nei primi anni, e a seguire la crescita rallenta; la pianta può raggiungere circa dodici metri di altezza.

La caratteristica principale dell'Evodia Danielli riguarda la notevole produzione di nettare: si tratta di una delle piante più mielifere in assoluto, addirittura più della nota Acacia. L'Evodia Danielli arriva a produrre, su un ettaro di terreno, i 1.200 kg di miele in un anno!

Evodia Danielli: caratteristiche della pianta

L'Evodia Danielli è una pianta molto longeva; la pianta è stata introdotta in Europa circa cento anni fa, e molti di questi esemplari, presenti in alcuni giardini botanici, sono tutt'ora viventi. Si tratta di un albero di ottimo aspetto, che può essere piantato in qualunque giardino anche solo per la sua bellezza; si consiglia però di tenere una distanza da sette a dieci metri con altre piante presenti, visto il notevole sviluppo da adulto della chioma. Una delle principali caratteristiche dell'albero è la fioritura: sono piccoli fiori di colore bianco tendente al crema, raggruppati in una infiorescenza nota come corimbo, che emana un profumo intenso. La fioritura inizia a fine luglio e si protrae per circa due mesi. Copre dunque un periodo in cui le fioriture da miele sono piuttosto scarse. Al termine della fioritura, compaiono dei piccoli frutti arancioni.

La pianta è un sempreverde caducifogli, dalle foglie composte simili a quelle del Frassino. Sono opposte e imparipennate, dalle forme diversificate, e rispetto al Frassino sono più di forma ovale, molto lanceolate. Inoltre hanno un aspetto più coriaceo. Hanno un profumo piuttosto intenso, aromatico, e per questa caratteristica sono un buon rimedio per tenere lontani gli insetti dalle proprie abitazioni.

Evodia Danielli: come prendersi cura della pianta

L'Evodia Danielli è un albero molto resistente e sopporta bene le basse temperature, soprattutto da adulta. Da giovane invece è bene proteggerla dalle gelate invernali. La pianta adulta sopporta bene temperature medie minime fino a -17 gradi, dunque può essere piantata anche nelle zone più a nord, dove gli inverni sono molto rigidi.

L'Evodia Danielli non richiede terreni particolari per la messa in posa e per crescere bene, l'unica attenzione richiesta è che il terreno non sia troppo compatto o troppo stagnante. La pianta sviluppa un apparato radicale molto profondo, dunque non teme i lunghi periodi di siccità estiva.

Quando la pianta viene trapiantata, è utile fare attenzione alla presenza di altri alberi nel giardino: rispettare una distanza di circa sette metri, ma allo stesso tempo favorire l'associazione con alberi più grandi e ombreggianti. Crescendo, la pianta gradirà maggiore esposizione al sole, importante per lo sviluppo dei fiori e per la produzione di nettare. I frutti della pianta sono di colore rosso bruno, costituiti da 4 a 5 valve che una volta mature si aprono a stella. I semi dell'Evodia sono usati per creare infusi nella medicina cinese, ottimi a curare cefalee, emicranie, e dissenteria, oltre ad essere un ottimo stimolante del sistema immunitario.

Albero del miele: l'importanza dell'Evodia Danielli per l'apicoltura

L'albero del miele fiorisce da luglio a settembre, con una variabilità legata al clima e al terreno. Per gli apicoltori si tratta di una fonte molto importante di nettare: durante la fioritura, su ogni infiorescenza, si possono trovare gruppi di ben cento api, grazie all'alto apporto nutritivo contenuto nei fiori. Visto il periodo di produzione tardivo del nettare, gli apicoltori hanno introdotto questa pianta molto volentieri nei loro ambienti, non solo per la produzione di miele, ma anche per l'apporto nutritivo importante per la salute delle api.

Il sapore del miele dell'Evodia è particolare, e non è sempre gradito, in particolare dai buongustai del miele. In effetti, andrebbe perlopiù lasciato alle api come nutrimento.

L'albero del miele: le proprietà benefiche

L'albero del miele fornisce più di una caratteristica benefica. Intanto è importante per la salute delle api, che vi trovano un'ottima fonte di sostentamento in previsione dell'inverno, nella produzione delle loro scorte. Le api vivranno l'inverno molto meglio, con il polline e il nettare dalle proprietà benefiche di una pianta di Evodia Danielli.

La medicina tradizionale cinese usa i semi, le foglie e i frutti della pianta del miele a scopi terapeutici da sempre; anche in Giappone, con lo sviluppo della medicina Kampo, la fitoterapia giapponese, si utilizza anche il succo dei frutti e dei semi dell'Evodia, molto utile per combattere l'emicrania e disturbi intestinali come la dissenteria. Anche il polline viene utilizzato per creare tali medicinali, grazie ai suoi effetti antibatterici e antivirali. Dunque, si tratta di una vera e propria sinergia tra le sostanze presenti nei diversi elementi della pianta, che crea un gran numero di effetti benefici per l'uomo, per le api e per l'ambiente.