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Torna marzo, torna la primavera, torna il tempo dei pomodori! Sì, siamo sempre un po’ emozionati quando arriva questo momento dell’anno in cui l’orto si arricchisce e il lavoro si intensifica, ma con gioia. Per celebrare questo nuovo ciclo vitale, oggi vogliamo darvi qualche consiglio per coltivare il pomodoro San Marzano nell’orto di casa: una varietà succosa, ottima per il consumo fresco ma adatto anche alla preparazione di conserve. Buona coltivazione!
Trapianto del pomodoro San Marzano
Questa piantina è vigorosa ed è a portamento indeterminato. I suoi frutti cilindrici hanno una forma tipica e riconoscibile: sono grossi e succosi, di un bel colore rosso brillante quando giungono a completa maturazione.
Il San Marzano si può coltivare in ogni tipo di terreno, ma se volete quello ideale sceglietene uno ricco di sostanze organiche, neutro, ben drenato, soffice e a medio impasto. Optate per un punto dell’orto soleggiato e al riparo dai venti. Il San Marzano non disdegna sole e clima mite!
Prima del trapianto (basterà farlo rica tre settimane prima) occupatevi della concimazione: un buon letame maturo o compost, o concime a lenta concessione ricco di elementi come azoto, fosforo e potassio saranno perfetti. Effettuate dunque la messa a dimora nell’orto in un momento della giornata in cui c’è più fresco (meglio se al mattino presto). Irrigate bene subito dopo il trapianto.
Ricordate le giuste distanze: almeno 40 centimetri tra una piantina e l’altra e 70 tra le file.
Delle buone consociazioni sono con altri ortaggi come gli spinaci, i cavoli, il prezzemolo, le lattughe, le rape, i porri e l’aglio. Abbiate cura di non trapiantare il San Marzano sullo stesso punto dell’orto e del terreno per circa tre o quattro anni: per i cicli continui sullo stesso suolo preferite le varietà innestate, perché più resistenti ai parassiti.
Cure colturali
Le aree in prossimità delle piantine devono essere sempre libere da infestanti: la pacciamatura con telo nero o con paglia è assolutamente consigliata anche per questa coltivazione.
Il San Marzano, con la sua crescita a portamento indeterminato, è piuttosto vigoroso: sarà bene piantare dei tutori per l’impalatura o realizzare dei sostegni con dello spago per aiutare la pianta durante la crescita e per evitare il rischio di malattie fungine date dal contatto con il suolo.
Il pomodoro poi avrà bisogno di una pratica essenziale: la scacchiatura, o sfemminellatura, ovvero la potatura con l’eliminazione dei germogli ascellari. Questo gioverà alla sua produzione, che sarà più abbondante, generosa e costante.
Per quanto riguarda l’irrigazione, invece, meglio farlo al mattino, con un metodo che consenta di risparmiare l’acqua e di gestirla al meglio, per esempio con un impianto a goccia che possa irrigare a intervalli di tempo regolari e che bagni solo il terreno, evitando le foglie e la vegetazione (problema che potrebbe dare origine a delle malattie e danneggiamenti della pianta). I concimi a basi minerali sono sempre perfetti per nutrire il pomodoro regolarmente; ricordate di apportare più potassio durante la fase finale dei frutti, in estate.
Per prevenire le malattie e le avversità che potrebbero colpire questo pomodoro, utilizzate irrorazioni fogliari con sapone potassico, estratti e decotti di ortica o di aglio.
Raccolta del San Marzano
In piena estate, dunque da luglio fino a ottobre, raccoglierete questi bei frutti maturi. Potrete riconoscere la completa maturazione dal colore rosso raggiunto dai frutti. In ogni caso, occorreranno circa due o tre mesi dal trapianto per iniziare la raccolta. Ogni piantina di San Marzano produrrà, circa, da due a cinque chili di pomodori durante un solo ciclo colturale.
Siete pronti a coltivare i San Marzano nell’orto di casa?
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