Aglio

Aglio

formato piantina6 piantina/e, in Vaschetta

disponibilitaTrapiantabile dal 20/02 al 30/04

Dispo: prenotabile
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Prezzo 3.74 iva inclusa

Quantità Vaschetta

L'Aglio, scientificamente conosciuto come Allium sativum, è una pianta coltivata bulbosa, appartenente alla famiglia delle Liliaceae. Viene utilizzato principalmente come condimento ma, grazie alle sue proprietà, è usato anche a scopo terapeutico. Infatti, è da sempre considerato un rimedio naturale nella cultura popolare, soprattutto contro i malanni stagionali. Il suo odore caratteristico è dato da numerosi composti organici di zolfo tra cui l'allicina ed i suoi derivati, come l'allicina ed il disolfuro di diallile.


Aglio: aspetto e caratteristiche

L'Aglio si presenta come pianta erbacea alta 30-80 cm, che allo stato selvatico è perenne, mentre coltivata si propaga esclusivamente per via vegetativa a causa della sua sterilità. L'aglio possiede una parte ipogea costituita principalmente dal bulbo, rivestito da involucri rossicci e composto a sua volta da numerosi bulbi più piccoli, i cosiddetti spicchi.


Aglio: coltivazione in orto

Coltivare l’aglio è un’attività semplice e poco faticosa, ma va gestita con una certa attenzione. L’aglio può essere piantato ad inizio autunno oppure a fine inverno, tutto dipende dalla zona. Nelle aree caratterizzate da un clima mite, come il Centro e il Sud Italia, l’aglio si semina in ottobre, mentre in zone più fredde e umide, lo si mette a dimora da metà febbraio a metà marzo.
Al momento della semina dell'aglio si mette a dimora solo i bulbilli migliori, conservandoli in un ambiente buio e poco umido con temperature intorno ai 0 °C o superiori ai 17 °C.
Per la coltivazione dell’aglio hai bisogno di un terreno sciolto capace di garantire un rapido sgrondo delle acque in eccesso. Prima di effettuare la semina dell’aglio prepara il terreno facendo buche di 25-30 cm di profondità ma non aggiungere letame o compost, perchè i bulbi tendono a marcire in presenza di concimi organici nel suolo.


Aglio: coltivazione in vaso

L’aglio è una pianta che si presta benissimo anche alla coltivazione in vaso. L’importante è che ogni piantina abbia abbastanza spazio e una buona esposizione solare. Ti basta recuperare un vaso abbastanza fondo o anche una fioriera lunga, evitando l’utilizzo di sottovasi. Per quanto riguarda invece la tipologia di terreno e modalità, puoi seguire le medesime della coltivazione in orto.


Aglio: proprietà e benefici

L'aglio ha numerose proprietà che lo rendono un ottimo alleato per il tuo organismo: antiipertensivo, antiossidante, antitumorale, antitrombotico e digestive.
L'allicina, che è la componente che dona il suo caratteristico odore, è un antibiotico notevole, il cui forte potere inibente su numerosi tipi di batteri. Oltre all'allicina, l'aglio contiene altre sostanze antibatteriche come la garlicina; è ricco di sostanze minerali ed oligominerali, quali magnesio, calcio, fosforo, iodio e ferro; sono presenti tracce di zinco, manganese, selenio, vitamina C, provitamina A, vitamine B1-B2-PP; contiene sostanze ormono-simili ed enzimi.


Aglio: uso in cucina e ricette

L’Aglio è un ingrediente molto versatile che ha una moltitudini di utilizzi non solo in cucina. Naturalmente può essere consumato fresco in modo da godere a pieno delle sue proprietà. Fai attenzione a non eccedere con le dosi, si consiglia uno spicchio solo al giorno, perché se si eccede con le quantità, persone sensibili o predisposte, potrebbero riscontrare fastidio e problemi intestinali. L’aglio fresco va conservato in un luogo ben asciutto e fresco, preferibilmente al buio, lontano da fonti di calore, in questo modo si conserverà per diversi mesi. È possibile inoltre congelare gli spicchi d’aglio per averli sempre a disposizione.
L’aglio è ottimo anche come ingrediente per la preparazione di infusi, bruschette, condimenti per insaporire carni ma anche primi piatti, come l’intramontabile spaghetto aglio, olio e peperoncino

 


Caratteristiche tecniche Aglio

L'aglio è una pianta coltivata bulbosa.
La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto.
I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegetano l'anno successivo, coi primi caldi. Formeranno piccoli bulbi cresciuti lateralmente al bulbo-madre. La raccolta dei bulbi dunque non è solo una necessità alimentare, ma anche una intelligente pratica colturale che impedisce un eccessivo affollamento dell'area.
 

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