Come iniziare a coltivare l'orto sinergico
Sono tanti gli appassionati che decidono di coltivare un orto sinergico in casa. Una scelta in completa sintonia con la natura, con i suoi ritmi e con le sue regole. Oltretutto, si tratta di un’attività molto semplice, che non richiede particolari cure o attrezzi. La primavera è il periodo perfetto per dare vita a questo progetto orticolo: ecco, dunque, una piccola guida di base per preparare la terra e scegliere le giuste consociazioni. Orto sinergico, come iniziare?
 

Le regole di base per coltivare un orto sinergico


Le regole dell’orto sinergico sono poche e molto semplici. Il principio generale tiene conto dell’importanza della terra e della sovranità della natura. Tra le idee che stanno alla base dell’orto sinergico vi è anche il principio secondo cui il suolo diventa più fertile se coltivato densamente e nella maniera corretta, senza ulteriori interventi. 
 
Anche i fertilizzanti e i concimi non vengono utilizzati da chi fa l’orto sinergico. È invece particolarmente consigliata la pratica della pacciamatura con paglia e della rimozione manuale di quelle erbacce che crescono spontaneamente nell’orto e rischiano di soffocare la crescita delle vostre piantine. 
 
Ma come iniziare a coltivare un orto sinergico? Basteranno pochi strumenti: una vanga o un badile per la preparazione del terreno e un rastrello per lavorare gli strati più superficiali. Il terreno non richiede particolari cure o spazi. Quello ideale per l’orto sinergico è un terreno incolto, da almeno tre o quattro anni.
 
Se invece avete a disposizione solo una terra già coltivata o molto sfruttata, arricchitela con del terriccio fresco e compost organico. 
 
Iniziate con un appezzamento di terra non troppo esteso: dopo aver preparato bene il suolo e averlo ripulito dalle erbacce, preparate dei bancali di forma trapezoidale con una base lunga più di un metro. Organizzate, se vi è possibile, un impianto di irrigazione a goccia.
 
 

Cosa trapiantare nell'orto sinergico?

 
Uno dei principi fondamentali dell’orto sinergico sono le consociazioni: coltivando diverse tipologie di piantine infatti si eviteranno malattie del terreno e si sfrutteranno le potenzialità naturali date dalla biodiversità. I vostri bancali non dovranno mai essere vuoti. 
 
Ma cosa non deve mai mancare in un orto sinergico? 
 
Tutti i tipi di piante sono ben accetti e utili, ma le leguminose e le aromatiche sono indispensabili. Trapiantate allora fagiolini e fagioli borlotti al centro dell’orto; basilico, timo, menta, rosmarino, e salvia ai bordi dell’orto, per creare uno scudo protettivo e antizanzare, insieme a altri fiori utili e alle cipolle. Altri ortaggi, come le solanacee (melanzane, peperoni e pomodori), vanno trapiantati al centro come i legumi, mentre tutt’attorno faremo spazio per le insalate
 
Sono particolarmente consigliate, per la salute dell’orto sinergico, alcune consociazioni particolari, come: erba cipollina e fragola; pomodori e cavoli (o cavolfiori); un’aromatica come la santoreggia insieme ai fagioli.
 

Siete pronti per iniziare con l'orto sinergico domestico? 
 

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