Chardonnay: l'eleganza nel tuo vigneto
Originario della Borgogna, questo caratteristico vitigno fu introdotto nelle terre Trentine alla fine del 1800. Oggi, lo Chardonnay è diffuso in tutta Italia e in tutto il mondo: se la tradizione lo vuole usato solo per la classica spumantizzazione, molto frequente è anche la produzione di vino fermo, leggero ed equilibrato, fruttato alla mela e dalla giusta acidità e corposità. Scopriamo allora insieme le caratteristiche dello Chardonnay, questa vite da vino vigorosa e facile da coltivare
 

Coltivare vite Chardonnay

 
Tra i vitigni a bacca bianca più diffusi, lo Chardonnay è, al contempo, semplice ed elegante. 
 
La facilità con cui dà buoni raccolti lo ha reso apprezzatissimo e, ultimamente, piuttosto di moda da coltivare. Ma non solo per una questione passeggera o per qualche vezzo commerciale: si tratta di un’uva con la quale è possibile produrre praticamente ogni tipo di vino bianco, anche molto diverse fra loro. Freschissimo e profumato, facile da affinare in barriques o da utilizzare per spumanti, se vendemmiato più giovane e verde. 
 
 
Un intrigo di aromi dalle note sapide ma anche agrumate e fruttate, sentori di Pinot Noir e, se barricato, arricchito da una serie di profumi che evolvono nel tempo. Questo è ciò che si può raccontare di un vino prodotto con uva Chardonnay, per quanto, come abbiamo detto, si tratta di un vitigno che è in grado di dare vita a vini molto diversi fra loro. 
 
L’ampia gamma di sapori che lo Chardonnay può offrire è da attribuire alla sua buccia e alla ricchezza di polifenoli.
 
Certo è che lo Chardonnay è sempre un vino di qualità, che non delude mai e che ricrea, in chi lo beve, una sensazione di familiarità. 
 
Questo vitigno si adatta facilmente a ogni tipo di terreno e di clima. Oltretutto, si tratta di una varietà di vite facilissima da coltivare, costante sia per quanto riguarda l’abbondanza della produzione, sia per la qualità. È particolarmente vigorosa e produttiva, in grado di fornire davvero delle ottime rese. Dunque, ricordate sempre di intervenire con delle periodiche potature, per evitare gli eccessi!
 
Ricordate anche che ha una germogliazione precoce: occhio dunque alle gelate primaverili/tardo invernali; un accorgimento molto utilizzato è quello di spruzzare dell'acqua direttamente sulle piante, che gela a 0°, mentre germogli e frutti gelano a -2°C. Questo crea una sorta di involucro di ghiaccio che li isola e impedisce che soffrano delle gelate.
 
Se ben coltivato, si presterà poi a degli invecchiamenti decennali per il  vostro vino autoprodotto. Siete pronti, allora, a coltivare questa vite richiestissima nel vostro vigneto domestico?