Basilico: 9 varietà diverse da coltivare
Ocimum Basilicum è il nome in botanica del basilico comune, quella piantina annuale che affolla i nostri balconi e terrazzi, che profuma di buono le nostre estati, che non può mancare in un piatto freddo, insieme a un filo di buon olio extravergine. Il basilico è così: non riusciremmo a immaginare una coltivazione di piante aromatiche che non lo includa, così come non riusciremmo a immaginare la cucina mediterranea senza di lui. Ma quante varietà di basilico esistono in commercio? 
 
Vi raccontiamo qui le nostre preferite, quelle che potete coltivare in vaso facilmente, quelle più insolite che abbiamo scelto per voi!
 

Le varietà di basilico


Il basilico comune è il più conosciuto di tutti, protagonista della tavola italiana e meraviglioso nella sua semplicità. Come le altre varietà, anche il basilico comune si trapianta in primavera, sia in pieno sole, per una produzione più abbondante, che a mezz’ombra, per privilegiare invece l’aspetto aromatico e ottenere foglie più profumate. Potete iniziare a raccoglierne le foglie già dopo un mese, da maggio fino a ottobre inoltrato. Durante il periodo che precede la fioritura sarà utile eliminare i germogli apicali: in questo modo il basilico crescerà ancora meglio.
 
Una varietà ancora poco conosciuta rispetto alle più famose è il basilico artico, uno tra i più profumati, particolarmente fresco e pungente. Oltre all’utilizzo in cucina, per insaporire piatti a base di verdure e primi, questo basilico è ottimo anche per degli infusi digestivi, grazie alle proprietà antinfiammatorie e lenitive, e per degli olii per massaggi, dalle proprietà distensive per i dolori e gli strappi muscolari.
 
Rispetto al basilico classico, quello artico è perfetto anche per la coltivazione in un clima più fresco a basse temperature, e resiste molto bene alle malattie come la peronospera.
 
Il basilico cannella o Ocimum basilicum Cinnamon ha origini Messicane, ed è una varietà dalle foglie scure e dai fiori color malva. È apprezzato in cucina, soprattutto per la preparazione di piatti etnici, per via del suo aroma dolcemente speziato e intenso. Ricordate: se lo piantate in piena terra, richiede maggiore distanza tra le piantine rispetto ad altre varietà. 
 
Passiamo ora a una varietà ben più famosa, per via della sua provenienza e del suo impiego in una ricetta tipica: il basilico genovese, che ha trovato in origine le migliori condizioni climatiche in cui crescere in un quartiere collinare della città ligure, estendendosi poi a tutta la fascia costiera. C’è forse bisogno di dirvi che è l’ingrediente principe del pesto genovese? A proposito: in questo articolo trovate diversi modi per preparare un pesto indimenticabile, compresa la celebre ricetta ligure. 
 
Il basilico greco, dall’aroma intenso, sopporta bene le basse temperature e richiede delle cure colturali simili al basilico comune e genovese: in particolare, le sue foglie piccole e la sua compattezza lo rendono ideale per la coltivazione in vaso sul balcone, specie per chi non dispone di molto spazio. 
 
Vi sono poi le varietà come il basilico limone, il basilico menta, o il basilico liquirizia, dalle foglie molto sottili e scure e dai bellissimi fiori color viola intenso, che, oltre ad avere tutte le caratteristiche e proprietà del basilico classico, hanno delle particolari fragranze che ricordano altre aromatiche o frutti, come si può intuire dalla loro denominazione. 
 
Infine, ecco una varietà veramente pregiata: il basilico rosso. Le sue foglie sono bellissime, grandi e di un bel colore vivo: caratteristiche che lo rendono una pianta ornamentale, perfetta da coltivare sul balcone insieme alle altre aromatiche.