Peperoni: gli ortaggi allegri da coltivare in pieno campo
I peperoni sono, a tutti gli effetti, delle “bacche” carnose, più o meno allungate a seconda delle varietà. L’ortaggio è sempre parte della famiglia del peperoncino, il capiscum annuum, dal quale però si differenzia poiché è dolce, dunque estremamente più versatile in cucina e alla portata di tutti i palati! Questo formidabile ortaggio porta l’allegria nei nostri orti: matura in estate ed è pronto per il trapianto primaverile. Ecco allora una mini guida per la coltivazione del peperone in pieno campo
 
 

Terra e trapianto del peperone in pieno campo

Il ciclo del peperone è primaverile-tardo estivo: spesso si riescono a raccogliere i suoi frutti fino a settembre-ottobre. Ama il sole e il buon clima, ma attenzione alle variazioni troppo brusche della temperatura: non gradisce né il gelo né il caldo eccessivo. La piantina di peperone necessita, insomma, di un certo equilibrio, data la sua sensibilità.
 
Il suo terreno ideale è a medio impasto, fertile, lavorato in profondità e con un corretto apporto di calcio. In sostanza: questa piantina predilige un bel terreno ricco, al quale potrete aggiungere del letame maturo arricchito di nutrienti. 
 
Trapiantate le piantine per la coltivazione del peperone in piena terra rispettando i sestri d’impianto: in linea di massima, almeno 60 centimetri di distanza sia sulle file che sulla fila stessa. 
 
Delle buone consociazioni per la salute della coltivazione del peperone sono: carciofi, insalate, finocchi, aglio, porri, cavoli. Evitate di trapiantarlo nuovamente nello stesso terreno per almeno due-tre anni, come da regola per tutte le solanacee: meglio far seguire ortaggi di altra tipologia, come leguminose (fagioli o piselli andranno benissimo) per evitare di impoverire e far ammalare il terreno e, di conseguenza, le vostre colture.
 

Cure colturali

Tenete sempre il terreno libero dalle infestanti. Ottime anche nel caso dei peperoni sono la pacciamatura con materiali naturali e la rincalzatura delle piantine. Per alcune varietà saranno necessari dei tutori e dei sostegni alla crescita. 
 
Un aspetto particolarmente importante, quando si parla di coltivazione del peperone in pieno campo, è l’irrigazione: questa pianta ha bisogno d’acqua per tutto il suo ciclo vegetativo. Irrigate regolarmente e avrete una produzione soddisfacente. Potrete sospendere le innaffiature poco prima del raccolto, in piena estate. 
 
Anche le concimazioni regolari sono gradite al peperone: nutrite il terreno e avrete un ortaggio in forma, che produce bene. 
 
Veniamo ora alle avversità: quelle che colpiscono più frequentemente la piantina sono gli afidi, il ragnetto rosso, le cimici, la mosca bianca. Vi consigliamo di prevenirli con i classici macerati d’ortica e infusi d’aglio, o trattamenti con sapone di Marsiglia naturale e olio di neem, da nebulizzare. Questi sono tutti interventi completamente naturali e biologici, che non danneggiano l’ecosistema dell’orto. Come altre solanacee, i peperoni temono anche malattie come peronospera e oidio. Nel precedente articolo parliamo della difesa delle melanzane dalle avversità: potete prendere spunto anche per quanto riguarda i vostri peperoni!
 

Raccolta dei peperoni

Tra luglio e settembre (ma dipende un po’ dalle varietà, un po’ dal momento in cui li trapiantate, un po’ dalla regione in cui li coltivate) potrete iniziare a raccogliere i primi frutti del vostro lavoro. La raccolta è scalare: non tutti matureranno nello stesso momento e continuerete a raccogliere peperoni per un po’ di tempo. Solitamente, i primi peperoni alla base sono più grossi e carnosi, mentre gli altri sono più sottili e di dimensioni più ridotte. 
 
Avvicinandovi all’autunno, eliminate un po’ di foglie per favorire l’esposizione al sole e la conseguente maturazione degli ultimi frutti. Ogni piantina sarà molto produttiva: può arrivare infatti a far maturare due chili di peperoni! Veramente un portento per il fabbisogno familiare e per un orto ricco!
 

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