Come coltivare gli asparagi a partire dalle zampe
Uno tra i piatti che segnano l’arrivo della primavera è il semplice ma gustosissimo ed energetico abbinamento di uova e asparagi. Ma questi ortaggi sono così versatili che vi permetteranno di creare deliziose creme, risotti, frittate o anche facili contorni. Per coltivare questa piantina e consumarla dunque sempre fresca e al massimo della sua capacità nutriente, dovrete disporre di un po’ di spazio nell’orto; il vantaggio è che, con le adeguate cure, raccoglierete quest’erbetta per un sacco di tempo! Noi vi consigliamo di coltivare gli asparagi a partire dalle zampe, ovvero i suoi rizomi. Seguite questa mini-guida per un’asparagiaia che vi darà tante soddisfazioni!
 
 

Messa a dimora delle zampe di asparago

 
Coltivare gli asparagi partendo dalle zampe e dalla loro messa a dimora è una soluzione che vi permetterà di evitare i tempi davvero lunghi della semina: un’occasione perfetta anche per chi non è ancora esperto ma non vuole rinunciare al piacere della coltivazione casalinga!
 
Scegliete un terreno sabbioso, leggero, sciolto e ben drenato, ripulito da ghiaia e sassi. Se il vostro terreno è argilloso, meglio utilizzare le prode rialzate. Scegliete una posizione soleggiata riparata e ricordate che è meglio dedicare uno spazio dell’orto solo a questa coltura, senza alternarne altre, e non trapiantare gli asparagi dove avete già coltivato patate, carote o fagioli. Meglio scegliere un terreno che ha ospitato in precedenza i porri, per evitare malattie fungine. Una buona consociazione è quella con le lattughe, che potrete trapiantare vicine, ma solo nei primi anni di vita. L’asparago è resistente: si adatterà a qualunque clima
 
Scavate una fossa larga e profonda almeno 40 centimetri e lasciate almeno 70 centimetri tra le file. Arricchite poi il terreno con uno strato di letame maturo che ricoprirete di terriccio. 
 
Sistemate le zampe d’asparago lasciando che prendano il loro spazio nella terra, allargandole per bene ma con delicatezza. Attenzione a non spezzare le zampe. Quando avrete finito di interrarle e di livellare, annaffiate abbondantemente per stimolare il radicamento. 
 
 

Cure colturali per gli asparagi


Dopo la prima concimazione, che è quella che farete subito dopo il trapianto, arricchirete il terreno prima della ripresa vegetativa e dopo la prima raccolta. Vi consigliamo sempre la sarchiatura per evitare le erbacce, e l’irrigazione se è necessario.
 
In primavera potrete rincalzare leggermente le file. La pacciamatura è sempre una pratica valida, sia in inverno che in primavera. 
 
Le malattie e le avversità a cui prestare maggiore attenzione sono: le malattie fungine mal vinato e fusariosi, la mosca della cipolla e gli afidi.
 
Per avere una completa produttività della vostra asparagiaia dovrete armarvi di un po’ di pazienza, ma nel giro di qualche anno le soddisfazioni saranno evidenti e, soprattutto, durature nel tempo. Perciò: non demordete!
 

Raccolta degli asparagi

 
I primi turioni, cioè la parte apicale e commestibile, tenera e carnosa della pianta, si potranno raccogliere dopo la seconda primavera.  La raccolta dell’asparago è scalare: tagliateli con un coltello quando la loro lunghezza supererà i 10 centimetri, ma ricordate di lasciare i più sottili. Non esagerate con raccolta quando la pianta è giovane: così permetterete alle radici di crescere bene e di essere ancora più produttiva negli anni a seguire.
 
Siete pronti a coltivare i vostri deliziosi asparagi a partire dalle zampe? Il periodo ottimale per il trapianto è adesso!
 

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