Coltivare il gelso bianco: un simbolo di sapienza in giardino

Una delle novità arrivate nel nostro vivaio di cui siamo più fieri è il gelso. Vi abbiamo già raccontato del gelso nero in questo articolo: oggi vogliamo parlarvi di quello bianco, una pianta che incarna bellezza e poesia come poche altre. Originario dell'Asia e diffuso in Europa da tempi antichi, produce frutti succosi, molto dolci e dissetanti. Ecco qualche consiglio per coltivare facilmente il gelso bianco in giardino o nel frutteto domestico: 
 

Trapianto gelso bianco

Considerato da sempre simbolo della sapienza, questo frutto di bosco si adatta a tutti i tipi di terreno. Andranno bene dunque anche quelli argillosi o sabbiosi, o poveri di sostanze organiche: al momento del trapianto, aggiungete del letame maturo e del terriccio fine sul fertilizzante. 

Trapiantatelo da ottobre fino ad aprile, escludendo però i mesi di dicembre e gennaio.

Resiste bene alle temperature basse e non teme le correnti: scegliete pure una posizione soleggiata e ventilata, questo bell'albero saprà difendersi. 
 

Cure colturali

Il gelso bianco non necessita di particolari irrigazioni: il suo vantaggio è quello di avere un apparato radicale profondo. Tuttavia, nei periodi di siccità, assicuratevi che abbia la sua portata d'acqua con irrigazioni di sostegno. 

A differenza del gelso nero, il gelso bianco è un albero più imponente, con grandi foglie. Cresce piuttosto liberamente e non sono necessarie né particolamente consigliate le potature di produzione. Saranno sufficienti degli aggiustamenti in giovane età e la semplice potatura dei rami secchi o disordinati. 
 

Frutti del gelso bianco

La tipica mora di gelso bianca è dolce, con un retrogusto succoso e solo vagamente acidulo (meno rispetto a quella nera). Tra le varietà, è la più indicata per l'essiccazione. Perfetta anche per la preparazione di marmellate e conserve.