Anno nuovo, alberi da frutto nuovi: piante ornamentali rare e originali
Anno nuovo, vita nuova: così recita il famoso detto, ma non è solo un luogo comune. Ogni principio è simbolo di rinascita, di riscoperta e di nuova linfa vitale. Chi fa l’orto lo sa: i cicli della natura ci ricordano quanto sia importante ripartire con le giuste energie. Un ottimo modo per iniziare l’anno è dar vita al proprio frutteto, o arricchire quello già esistente, e scegliere di coltivare delle piante da frutto nuove, originali e un po’ insolite. 
 
Vi proponiamo allora delle bellissime novità dai nomi esotici che rallegreranno il vostro giardino con i loro colori e i loro profumi. Perché chi ben comincia è già a metà dell’opera!
 

Piante da frutto insolite: bacche e piccoli frutti 

 
Per un frutteto diverso dal solito, possiamo scegliere di coltivare degli alberi da frutto che non siano sempre gli stessi: le classiche varietà nostrane vanno benissimo, certamente, ma variare un po’ farà bene sia alla terra che all’umore di chi coltiva. 
 
Un arbusto molto bello è resistente è l’Amelanchier alnifolia: ornamentale per giardini e orti, dalla fioritura primaverile allegra e abbondante, ha delle caratteristiche foglie che cambiano colore a seconda del periodo, diventando di un bellissimo arancione squillante in autunno. 
 
Autofertile, si adatta a ogni terreno, anche se gradisce quelli leggermente acidi e ben drenati, e cresce in ogni tipo di clima, sopportando siccità e inverni rigidi. Cresce bene in pieno sole, ma tollera tranquillamente anche una posizione a mezz'ombra.I grappoli di bacche, simili a piccoli mirtilli, maturano in estate, quando mutano il loro rosso in un bel blu scuro. 
 
Si tratta di piccoli frutti molto dolci che non si trovano in commercio: una rarità e una prelibatezza da coltivare in casa, da utilizzare in macedonie con altri frutti di bosco o cotti, per realizzare deliziose salse e marmellate. Sono, come i mirtilli, ricchi di ferro e antiossidanti.
 
L’Akebia quinata è una pianta da frutto rampicante molto comune in Cina e in Giappone, ma poco conosciuta da noi. È facile da coltivare, si adatta a ogni clima e a ogni esposizione ed è molto bella e decorativa. I suoi fiori viola sono profumatissimi, hanno sentori di vaniglia e sono molto appariscenti. Perfetta come siepe divisoria o come pergolato che occupi un posto d’eccezione in giardino, tanto è bella, per farsi ammirare a ogni passaggio. 
 
Predilige un terreno fertile, leggero e ben drenato, ma non necessità di particolari pH e sopporta anche i suoli dal substrato argilloso. Trapiantatela a mezz'ombra, soprattutto nelle regioni più calde, mentre in quelle più fredde crescerà bene anche se trapiantata in pieno sole. 
 
L’Akebia è molto rustica e resistente: sopporta gli inverni rigidi ed è molto produttiva. L’unico impegno particolare che richiede è una potatura invernale, in modo da sfoltire un po’ i rami e permettere una nuova crescita in primavera. Al termine della fioritura, invece, si possono eliminare i rami più bassi e vecchi. I suoi frutti, scuri e carnosi, maturano all’inizio dell’estate. Anche in questo caso, si tratta di bacche che non si trovano in commercio.

L'Aronia melanocarpa, o aronia nera, è un’altra pianta che si sviluppa in cespugli o arbusti, in base anche alle potature che riceverà nei primi anni di vita. Originaria della zona est delle Americhe ma ormai molto diffusa dalla Russia fino al sud-est asiatico, è ancora rara è poco conosciuta in Europa e in Italia.

Ornamentale e maestosa, colpisce sia per il suo portamento che per i suoi colori: dal verde brillante delle sue foglie (che in autunno si tingono di rosso-arancio), fino alle variazioni dal rosso al blu scurissimo dei suoi piccoli frutti ricchi di vitamina C e K, polifenoli e flavonoidi, utilizzati da sempre sia a scopo curativo per via delle numerose proprietà, sia per colorare gli alimenti. Queste bacche maturano in autunno e, per via del loro gusto tendente all’acidulo, sono più adatte alla preparazione di marmellate, o a essere essiccate e consumate come frutta secca.
 
L’Aronia è rustica, produttiva, facile da coltivare e si adatta a qualsiasi terreno, esposizione o clima. Inoltre, è molto resistente sia al freddo che alle malattie. 
 
Terminiamo il nostro breve viaggio tra le piante da frutto poco comuni presentandovi l’Asimina Triloba o “banano del nord”. Questa pianta da frutto ha origini nord americane, dove è conosciuta anche con il nome “pawpaw” e cresce spontaneamente sulle sponde dei fiumi e nel sottobosco. La sua storia si perde un po’ nel mistero: la sua attuale distribuzione nei territori USA è forse dovuta alla dispersione dei semi, avvenuta circa 10.000 anni ad opera dei grossi animali preistorici. Le prime notizie certe relative a questa pianta risalgono al 1541; accompagnò i viaggi e le spedizioni dei conquistatori, che si cibavano dei suoi frutti e semi. Si narra, addirittura, che il frutto dell'Asimina ghiacciata fosse il dessert preferito del presidente George Washington e che il presidente Thomas Jefferson decise di piantarne diversi esemplari nella sua residenzain Virginia.
 
I suoi fiori rossi a campana sono molto belli e vistosi: compaiono ancor prima delle sue foglie, in primavera, e sono molto decorativi. 
Anche i frutti sono particolarissimi: hanno una forma cilindrica e somigliano, per forma e dimensioni, alle pere. La loro polpa è soda, cremosa, profumata e ricca di vitamine e sali minerali.
 
Cresce molto bene in zone dal clima temperato o costiero, con estati calde e inverni freddi, ma è perfetta per ogni zona in prossimità di torrenti, ruscelli, o fiumi, o in zone in cui le falde sono cariche di acqua. Non ha bisogno di molta luce, ma una buona esposizione è necessaria per la maturazione dei suoi frutti. Si adatta a terreni umidi, ben drenati e non calcarei, dal ph neutro. Si consiglia una buona pacciamatura del terreno per mantenere il corretto grado di umidità e una concimazione con del letame maturo.
 
Siete pronti a rinnovare il vostro frutteto con questi bellissimi e insoliti alberi da frutto?