Assenzio
Erba Aromatica venduta in Vaso 14. Varietà dalle notevoli note profumate nonché incredibilmente ricca di sostanze benefiche. Se essiccata viene utilizzata per la preparazione di infusi detox.
Nome Scientifico: Artemisia absinthium
L’Artemisia absinthium è l’affascinante nome di una pianta erbacea che costituisce l’ingrediente principale di due dei liquori più bevuti al mondo: l’assenzio e il vermut. Proprio per la preparazione dell’assenzio la piantina viene comunemente chiamata Assenzio, nome con cui è maggiormente conosciuta.
Il suo nome originario sembra essere legato a due storiche figure femminili: alcuni lo attribuiscono ad Artemisia di Caria, una regina dell’antica Grecia, mentre altri lo collegano ad Artemide, la dea della guerra.
Tutt’oggi la pianta è impiegata per usi medicinali, date le innumerevoli proprietà benefiche conosciute fin dall’antichità. Scopri assieme a noi come coltivarlo nel tuo orto o in vaso.
Assenzio, come si coltiva in orto
L’assenzio è una pianta erbacea perenne di colore verde con sfumature argento che cresce spontaneamente in Europa, nel Nord America e in Asia, raggiungendo l’altezza massima di un metro. Le radici sono costituite da un rizoma carnoso, da cui si sviluppano fusti semi-legnosi e ramificati nella parte superiore. Le foglie hanno un odore molto forte e caratteristico della pianta, con un sapore pungente e amaro. La fioritura avviene tra agosto e settembre.
L’assenzio cresce spontaneamente in zone asciutte, con un terreno ricco, asciutto, ben drenato per scongiurare il pericolo del ristagno idrico e calcareo. Il pH ideale è prevalentemente neutro, pur tollerando bene sia suoli leggermente acidi o leggermente alcalini.
Assolutamente da evitare terreni argillosi, più predisposti a trattenere acqua e quindi ai ristagni idrici, e i suoli compatti. L’assenzio cresce naturalmente in luoghi soleggiati, la pianta necessita di terreno umido nella fase di crescita, mentre quando è adulta si può continuare ad annaffiare solo in caso di siccità prolungata, altrimenti le normali piogge sono sufficienti per mantenere il terreno irrigato.
La raccolta dell’assenzio viene eseguita nei mesi di agosto e settembre, contemporaneamente alla fioritura. Vengono recisi i fusti, poi raccolti in mazzetti e lasciati essiccare capovolti in luogo asciutto e riparato dal sole.
Assenzio, come si coltiva in vaso
L’assenzio, come già detto, è una pianta erbacea rustica facile da coltivare nell’orto ma anche in vaso. Ama i luoghi luminosi e soleggiati, predilige i terreni umidi, sciolti, ben drenati e a pH leggermente basico. Generalmente la pianta si accontenta delle acque piovane. Non va concimata ma in autunno è consigliato somministrare ai piedi del cespo del concime granulare ricco di fosforo e potassio. Ricorda che le piante allevate in vaso vanno trasferite in contenitori più grandi quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature. Cerca di evitare i vasi di colore molto scuro, che favoriscono il surriscaldamento radicale nel caso di esposizione diretta ai raggi solari.
Assenzio, il delizioso liquore proibito
La Fata Verde, così viene chiamato l’assenzio, la bevanda che ha stregato poeti maledetti e pittori impressionisti. Si racconta che grandi artisti, come Verlaine, Degas e Picasso, abbiano trovato nell’assenzio la scintilla per colpi di genio e meravigliose opere d’arte. Nettare verde dal sapore dolceamaro, viene considerato da sempre il liquore proibito, che fa viaggiare spirito e mente attraverso il tempo e il mondo dei sogni.
Nato e diffuso in centro Europa nel XIX secolo fu bandito come un veleno e millantato di possedere proprietà allucinogene, per poi essere reintrodotto decenni dopo in tutti i paesi europei. L’elemento incriminato è il tujone, un terpene presente nell’olio essenziale della pianta di arthemisia, che provocherebbe delirium tremens e pazzia; in realtà però è impossibile intossicarsi bevendo assenzio poiché il limite massimo che può contenere non supera i 30-40 mg/kg, assolutamente troppo pochi per rischiare i temuti effetti collaterali.
L’assenzio ha una gradazione alcolica che si aggira tra i 40° e i 70°, da diluire in bicchiere, e proprietà organolettiche particolari. Al primo assaggio colpisce il gusto dell’anice, ma in un secondo momento esplode al palato il ricco bouquet di erbe aromatiche che spazia dalla della menta e liquirizia all’arancia amara e alla melissa.
Caratteristiche tecniche Assenzio
Le foglie di artemisia da cui si ricava l’assenzio, contengono molti principi attivi. Se ne estrae un olio che contiene delle sostanze attive dette lattoni: l'absintina, l'anabsintina e l'anabsina. Questa pianta viene utilizzata fin dall’antichità come antinfiammatorio, digestivo, antisettico, tonico, digestivo; oltre a queste proprietà che la rendono utile in erboristeria, anticamente l’assenzio veniva utilizzato anche come insetticida, sotto forma di infuso, ed anche come repellente contro i roditori.
- Esposizione
- Sole
- Coltivazione
- Molto Facile
- Ciclo colturale
- Annuale
- Uso
- Tisane / Decotti