Zafferano in pistilli: come usarlo per un ottimo risotto
Alla milanese, alle zucchine, o con l’aggiunta di porcini: l’importante è che il risotto abbia l’aroma inconfondibile dello zafferano! Ma come preparare un ottimo risotto fatto in casa, soprattutto, sfruttando il buono della natura? Ecco i nostri consigli per cucinare il risotto utilizzando lo zafferano in pistili: un modo veramente soddisfacente di creare grazie all’autoproduzione!
 

Cucinare con lo zafferano in pistilli

 
Partiamo subito col dirvi che la coltivazione dello zafferano richiede una certa dose di pazienza: una produzione casalinga, infatti, sarà sufficiente per alcuni risotti, non certo per un’abbondante raccolto. I fiori infatti producono pochi e preziosissimi stimmi. Non per niente è detto l’oro rosso!
 
Ma qual è la giusta dose di zafferano in stimmi per preparare un risotto?
 
Il tradizionale risotto alla milanese, per esempio, richiederà, circa, una dozzina di fili a porzione. O, misurandolo in grammi, 0,15 grammi circa di pistilli di zafferano per quattro persone (che è poi la dose delle tipiche bustine industriali).
 
I pistilli, oltre a essere più saporiti, vi aiuteranno a dosare meglio la spezia. Tenete conto che 0,25 grammi sono l’equivalente di circa 35 fiori coltivati, poiché in ogni fiore si trovano tre stimmi.
 

Preparazione del risotto con gli stimmi di zafferano


In una tazzina da caffè mettete i vostri stimmi coperti da un po’ d’acqua calda. Coprite e lasciate poi in infusione per circa 40 minuti: vedrete l'acqua cambiare colore, fino a divenire giallo intenso.
 
Per preparare qualunque risotto dovrete fare attenzione ai quattro passaggi fondamentali: la tostatura del riso, la sfumatura, la cottura per assorbimento e la mantecatura finale.
 
Tostate allora il vostro riso carnaroli con un po’ di olio extravergine d’oliva per alcuni minuti. Sfumate con mezzo bicchiere scarso di vino bianco. Aggiungete poi il brodo, la cipolla ben tritata che avrete stufato in precedenza e lasciate cuocere a fuoco lento, mescolando spesso. Verso la fine della cottura, unite i pistilli di zafferano che avevate messo da parte nella tazzina. Lasciate assorbire bene, per un risotto al dente. 
 
Ora, procedete con la mantecatura: abbondate con il burro e una bella spolverata di Grana Padano DOP e mescolate per alcuni minuti. 
 
Ovviamente si tratta di una base: è già ottima così, ma potrete introdurre delle varianti a vostro piacimento. Zucchine o zucca, funghi porcini, salsiccia. C’è chi addirittura sposa un risotto allo zafferano a della burrata o ai gamberetti. Non c’è limite alla fantasia: l’importante è che il risotto mantenga il sapore di uno zafferano coltivato con grande soddisfazione!