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Lo zafferano, o Crocus sativus, è una spezia unica, tra le più pregiate ed esclusive al mondo, con un aroma raffinato, forte e delicatissimo al tempo stesso. È prezioso anche per via dei suoi costi di produzione e raccolta, che si effettua sempre a mano anche a livello industriale, per avere un prodotto di altissima qualità. La resa data dalla coltivazione casalinga dello zafferano è sufficiente appena per un consumo familiare, ma ne vale la pena anche solo per la soddisfazione di vedere spuntare questi bellissimi fiori viola e rossi sul proprio balcone (e magari godere di un ottimo risotto fai da te, risparmiando un po’). Vediamo allora quali sono i nostri consigli per coltivare lo zafferano in vaso:
Trapiantare lo zafferano
Scegliete per questi bulbi una posizione soleggiata: sono piantine resistenti, che non temono né il caldo né il freddo, ma hanno bisogno di molta luce per crescere bene. Optate poi per un terreno sciolto, ben drenato e non argilloso. Al momento del trapianto, arricchitelo con del concime organico molto maturo.
Per coltivare lo zafferano in vaso, procuratevene alcuni alti almeno 15-20 centimetri, con un diametro di 20, e abbiate cura di ricoprirne il fondo con un buon drenaggio, come l’argilla espansa, che permetta la fuoriuscita dell’acqua.
Interrate 4-5 bulbi per vaso, a una profondità di almeno 10 centimetri, lasciando tra loro una distanza di almeno 8. Se li piantate su più file, lasciate 15-20 centimetri tra una fila e l’altra.
Cure colturali
In inverno sarà bene effettuare una pacciamatura, che proteggerà i vostri bei fiori. Abbiate cura di ripulire sempre dalle eventuali erbacce. Questa pianta non richiede tanta acqua: innaffiate dunque con parsimonia, evitando i dannosi ristagni d’acqua.
Durante l’estate lo zafferano andrà in riposo vegetativo; in questo periodo potrete dedicarvi alla moltiplicazione dei bulbi: scavate nella terra in cui li avete trapiantati, raccoglieteli e teneteli poi in posto buio e asciutto fino alla fine di agosto, quando li metterete nuovamente a dimora.
Fate attenzione alle lumache, che potrebbero mangiarsi i fiori, e al fusarium, un fungo che provoca marciume nei bulbi (potrete effettuare dei trattamenti preventivi a base di rame).
Raccolta dello zafferano
La fioritura avviene finalmente a ottobre, e si protrae fino a dicembre. Il periodo della raccolta è finalmente arrivato: meglio però farla presto e in fretta, già al primo giorno di fioritura, poiché lo zafferano appassisce in fretta.
La raccolta degli stimmi si fa al mattino, quando i fiori sono ancora chiusi. Staccate con molta delicatezza i filamenti e metteteli a essiccare accanto a una fonte di calore, o sul balcone al sole, se ne avete la possibilità; conserveranno il loro aroma inalterato e il loro bel colore rosso.
Conservate lo zafferano dentro dei vasetti di vetro, in un luogo fresco, buio e asciutto.