Verza: un amore di cavolo da trapiantare in piena estate
Ah, la verza, l’ortaggio dolce che scalda i nostri inverni! Ma come, un momento: siamo ancora in piena estate e di caldo ne abbiamo a sufficienza! Avete ragione. Ma, come ben sanno i farmer (e come vi abbiamo ricordato in questo articolo), l’estate è il momento di pensare all’orto autunnale e invernale. Dunque, quando trapiantare la verza nell’orto? Il periodo buono è adesso, come per altre varietà di cavolo. Ecco una piccola guida al trapianto per chi desidera raccoglierla tra pochi mesi!
 

Trapiantare la verza nell’orto di casa

La verza è una varietà di cavolo molto adatta per chi abita in zone in cui il clima è più rigido, poiché resiste bene alle basse temperature. 
 
Per prima cosa, preparate il terreno: il cavolo è una piantina rustica, che ben si adatta a qualunque tipo di suolo. Eppure, preferisce trovarne uno lavorato in profondità, fresco, ben drenato, a medio impasto. Arricchitelo con del letame ben maturo, poiché la verza ama un terreno fertile e ricco di elementi come potassio e azoto
 
Evitate di trapiantare la verza, così come le altre varietà di cavoli, nello stesso appezzamento di terra prima di due o tre anni. Una buona idea è quella di trapiantare la verza in un terreno che ha precedentemente ospitato delle leguminose (che avranno arricchito il terreno di azoto, rendendolo molto fertile per cavoli, cavolfiori e verze).
 
Scavate una buchetta in questo suolo ben lavorato, per favorire una riserva idrica dalla quale le radici attingeranno più facilmente. Compattate poi il terreno attorno al pane di terra, dopo il trapianto, e annaffiate subito, abbondantemente. Quando trapiantare la verza? L’estate, fino ad agosto, è il momento perfetto. 
 
Ricordate di trapiantare le verze a una distanza di almeno 40 centimetri sulla fila e 50 tra le file, in posizione soleggiata. Se invece le trapiantate in balcone o sul terrazzo, procuratevi dei vasi larghi almeno 40 centimetri e profondi altrettanto. In questo modo darete alle radici lo spazio di cui hanno bisogno. Il periodo ideale per trapiantare la verza in vaso è agosto, quando altre colture avranno ormai esaurito il loro ciclo. 
 
Delle buone consociazioni sono: il finocchio, la lattuga, il sedano (che aiuta a contrastare la cavolaia), molte aromatiche. 
 

Cure colturali del cavolo verza

Il cavolo verza ama le innaffiature frequenti, specie dopo il trapianto. Quando la pianta sarà cresciuta, potrete diminuire la frequenza delle irrigazioni. Naturalmente, fate sempre attenzione ai pericolosi ristagni d’acqua

Effettuate poi una seconda concimazione a un mese dal trapianto, per assicurarvi una crescita sana e vigorosa. 
 
Tenete sempre il terreno libero dalle infestanti! Una buona pacciamatura è sempre utile, anche nel caso delle verze. 
 

Raccolta della verza

A seconda del momento in cui le trapiantate e della varietà, raccoglierete le verze più o meno precocemente ma, in linea di massima, ne avrete in buona quantità per tutto l’autunno, l’inverno e fino agli inizi della primavera. 
 
La verza precoce, per esempio, si può raccogliere già due mesi dopo il trapianto e resiste bene alla sovramaturazione. Il cavolo verza invernale vi darà soddisfazione per tutto l’inverno, così come la varietà San Michele, che matura tre mesi dopo il trapianto, mentre la verza moretta si spinge addirittura fino ad aprile. 
 
Una volta raccolto, questo ortaggio si conserva in frigo anche per tre settimane. Per una migliore conservazione, avvolgete la verza in un panno poco umido prima di riporla nel cassetto delle verdure.
 
Siete pronti a un inverno ricco di verza, buona da leccarsi i baffi? 

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