Uva sultanina: mini-guida alla coltivazione casalinga
L’uva sultanina ha una qualità che la rende particolarmente apprezzata e ambita: è priva di semi. Coltivare l’uva sultanina in vaso è semplice: si tratta di una pianta rustica, tra le varietà di vite più adatte per la coltivazione in casa, sul balcone o in pieno campo. 
 
Oltre che per il consumo fresco e immediato, l’uva sultanina si presta particolarmente all’essiccazione. È possibile dunque l’autoproduzione di uva passa, perfetta per la preparazione di tantissimi tipi di dolci e prodotti da forno.
 
Numerose sono le storie legate all’origine di quest’ottima vite, probabilmente proveniente della Turchia: dalla grecia alla Persia, passando per l’Anatolia, la nascita di questa vite si perde nella notte dei tempi. Il suo germogliamento è precoce e avviene da fine marzo fino agli inizi di aprile, così come precoce è la sua maturazione. Si tratta di un vitigno molto vigoroso, con una produzione contenuta ma soddisfacente e costante. Gli acini si differenziano dalle altre qualità di vite: sono piccoli e sodi, di forma ovoidale, dalla polpa croccante e dal sapore semplice, dolcissimo e assai aromatico.
 
Ecco una mini-guida alla coltivazione di uva sultanina in casa: 
 
 

Trapianto della vite


Come per le altre varietà adatte alla coltivazione in vaso (fra tutte l’uva fragola bianca e l’uva fragola nera), è possibile trapiantarle in qualunque momento dell’anno. Per una coltivazione ottimale, tuttavia, è consigliata la messa a dimora in novembre-dicembre nelle zone ad inverno mite, da febbraio a maggio nelle zone più fredde.
 
Se la coltivate in vaso, sceglietene uno di almeno 60 centimetri di diametro e 60 di profondità; se le trapiantate in pieno campo, sistemate le viti a 70-90 centimetri l’una dall’altra, dopo aver scavato nel terreno una buca della grandezza del vaso.
 
Questa vite si adatta a svariate tipologie di suolo: al momento del trapianto miscelate del terriccio universale con del letame maturo o organico. Per evitare i dannosi ristagni di acqua preparate uno strato sottile di pomice sul fondo del vaso, ricoprendolo poi con del tessuto-non-tessuto e dell’altro terriccio. Prestate sempre attenzione all’acqua nei sottovasi. 
 

Coltivazione


In seguito, serviranno delle concimazioni supplementari. Aggiungete dello stallatico prima dell’arrivo dell’inverno; se necessario replicate l’operazione dopo il germogliamento. Per coltivare l’uva sultanina al meglio occorrono alcuni trattamenti durante l’anno con la poltiglia bordolese, meglio se effettuati nella stagione vegetativa. Questi trattamenti la preserveranno dalle malattie più frequenti.
 
Infine, ricordate di effettuare due potature all’anno, sia per contenere lo sviluppo della vite sia per favorire la sua produzione.
 

Raccolta uva sultanina


Il momento della raccolta dell’uva sultanina inizia, a seconda delle zone e del clima, dalla metà di agosto e si protrae fino alla metà di settembre. È un momento che richiama immagini poetiche e festose: un rituale collettivo, una tradizione che lega fra loro le storie di tanti paesi. 
 
Anche chi coltiva le viti da tavola in casa, per passione e per amore della buona uva, può partecipare in prima persona a questa celebrazione. Ricordate solo alcune cose basilari: 
  • evitate di raccogliere i grappoli bagnati o troppo umidi
  • asportate immediatamente gli acini troppo maturi o danneggiati 
  • riponete l’uva in uno spazio ben arieggiato, per evitare che si formino muffe
 
Siete pronti per coltivare la vostra vite sultanina?