Rabarbaro rosso: produttivo, ornamentale e perfetto in cucina
Il rabarbaro rosso (o Rheum palmatum) è una piantina aromatica perenne. Dal colore acceso e molto rustica, dal fusto eretto, rigido ma particolarmente succoso, questa erbetta può rivelare, durante la stagione estiva, inaspettati fiori colorati in cima. Il rabarbaro è ricco di proprietà benefiche e fa da base a tantissime ricette sia dolci che salate. Cresce facilmente nell’orto o in giardino, è robusto, produttivo, bello da vedere. Mille sono i suoi impieghi in cucina: mille, dunque, i motivi per coltivarlo in casa! Ecco allora la nostra mini guida: rabarbaro rosso, coltivazione domestica.
 

Rabarbaro rosso: coltivazione e trapianto


Scegliete per il rabarbaro un terreno sciolto e leggero, lavorato in profondità, che arricchirete con del buon compost organico.

Potete trapiantarlo sia a mezz'ombra che addirittura all’ombra: si tratta di una piantina particolarmente resistente, che oltretutto non teme le gelate.
 
Tenete sempre il terreno pulito dalle erbacce e cimate i fiori non appena spunteranno: in questo modo aumenterà la produzione fogliare del rabarbaro.
 
La pacciamatura è sempre una buona pratica. Vi consigliamo anche di arricchire ogni anno il terreno con del compost organico e di annaffiare la piantina che regolarità, facendo sempre molta attenzione ai ristagni idrici.
 
La piantina è robusta e resiste molto bene alle malattie. Non solo: insieme al cavolo verza allontana il parassita responsabile di alcune malattie che colpiscono soprattutto le piante di cavolo.
 
La riproduzione avviene facilmente per talea: durante l’autunno, interrate i pezzi che otterrete separando i vecchi ceppi a circa un metro l’uno dall’altro.
 

Raccolta e conservazione del rabarbaro rosso


Le coste sono la parte commestibile del rabarbaro rosso (ricordate di non consumare le sue foglie: contengono alcune sostanze che potrebbero essere tossiche!).
 
Ma quando si può raccogliere il rabarbaro? Si tratta di una piantina precoce: avrete dunque ben presto le vostre soddisfazioni! All’inizio della primavera staccate solo le coste esterne, avendo cura di lasciarne almeno la metà sulla pianta.
 
Una volta raccolte, conservatele lontano dalle fonti di calore e, se possibile, sottovuoto. Potrete avvolgerle in alcuni sacchetti di carta forati, ricordando comunque di consumarle entro dieci giorni dal raccolto, perché il loro sapore non sia alterato.
 
 

Rabarbaro rosso: utilizzo in cucina

 
Il rabarbaro è una pianta preziosa, ottima per preparare conserve e confetture, da candire o da utilizzare nelle preparazioni salate, per equilibrare i sapori. Ottimi chutney si preparano con il rabarbaro, il curry e lo zenzero in agrodolce; o, per restare sul classico, provate a sperimentare un ragù vegetariano di rabarbaro, con il quale condire canederli e pasta fresca.
 
Per i dessert: utilizzate il rabarbaro cotto nelle crostate con i lamponi, nel crumble di mele o fragole, o in semplici coppette di frutta e yogurt greco.