Pinot grigio: leggerezza e freschezza da coltivare nel vigneto
Il pinot grigio è una varietà di vite da vino che ha origine in Borgogna, in Francia centro-orientale, una zona particolarmente rinomata per la produzione di vino e la coltivazione di uve da trasformare in “nettare degli dei”. È però una varietà che è stata molto fortunata: il suo pregio e la sua fama si è estesa in tutta Europa e nel mondo, rendendolo una dei vitigni più coltivati. Anche in Italia, chiaramente, non ci facciamo mancare l’occasione di apprezzarlo: perché dunque non coltivare il pinot grigio nel vigneto domestico?
 

Pinot grigio: il vitigno

Il suo nome deriva da quello del comune albero “pino”. Perché? Beh, perché i grappoli di questa varietà di uva da vino si presentano piccoli e compatti e ricordano delle piccole pigne. 
 
Il pinot grigio è caratterizzato da delle foglie trilobate e piccole, acini piccoli, dalla buccia sottile e rosata-violacea.
La sua maturazione è medio-precoce (agosto o settembre, a seconda delle regioni). Si tratta di un vitigno molto produttivo, solitamente coltivato a controspalliera.
 
Può crescere sia in collina che in pianura, ma ha una certa sensibilità al clima e all’ambiente: il caldo eccessivo non va bene per il pinot, che preferisce dei climi freddi. Per quanto riguarda il terreno, l’ideale è un suolo fresco, non umido, fertile e ben areato. 
 

Pinot Grigio: il vino 

Anche il vino che deriva da quest’uva varia molto a seconda dell’habitat, delle condizioni climatiche, dell’ambiente circostante e, naturalmente, delle tipologie di lavorazione. Per esempio, la fermentazione: a seconda che essa venga compiuta insieme alle bucce o separatamente, il vino assumerà colori differenti, più o meno limpidi o più vicini al ramato scuro. 
 
I climi freddi costanti facilitano la produzione di un vino corposo, mentre le escursioni termiche di certe zone regaleranno al vostro vino un aroma fruttato. In generale, comunque, è un vino che si fa apprezzare per delicatezza e sapore aromatico, ma anche per una personalità che si rivela all’assaggio. 
 
Volete provare ad abbinare il Pinot di vostra produzione al meglio? Vi suggeriamo allora di esaltare la sua raffinatezza con degli antipasti delicati a base di pesce e crostacei. Oppure, sposatelo a dei piatti grassi come formaggi, pastasciutte o lasagne condite, fritti: la sua freschezza ne mitigherà la pesantezza.