Peperoncino Calabrese: tre ricette per gustarlo al meglio
Anche se amate le varietà di peperoncino esotiche come il trinidad, trinidad moruga scorpion o, per citarne uno più utilizzato in cucina, il peperoncino messicano jalapeno, se siete appassionati di peperoncini piccanti non potrete non apprezzare il peperoncino calabrese, un frutto originario del sud Italia, dal profumo e dall’aroma inconfondibili, adatto all’utilizzo in molte ricette tradizionali grazie alla sua piccantezza medio-bassa.
 
Tra le varietà di peperoncino calabrese vi è il Diavolicchio: un ottimo peperoncino nostrano, dalla piantina molto produttiva, facile da coltivare nell’orto o in vaso.
 
 
Il diavolicchio, infatti, è tra i più gustosi e gentili da coltivare. Questa sua caratteristica (si aggira intorno ai 30.000 SHU della scala Scoville) lo rende delicato e amabile, certamente degno del titolo di peperoncino piccante ma non tra i più hot e “aggressivi” in assoluto. È una varietà di peperoncino calabrese che si presenta a mazzetti ed è consumabile addirittura crudo o essiccato.
 
Qui vi abbiamo raccontato come preparare il peperoncino Calabrese sott’olio, per conservarlo durante tutto l’inverno.
 
Stavolta vogliamo fornirvi altri tre semplici modi, classici ma molto sfiziosi, per gustare al meglio questa piccante varietà.

 

Crema di peperoncino 

Una ricetta veramente tipica, che caratterizza non solo la tradizione calabrese ma quella di tutto il sud Italia, è quella della crema di peperoncino
Mediterranea per eccellenza, la crema di peperoncino calabrese è utilizzata come accompagnamento per i piatti di verdure, per gli antipasti e per le tartine, o anche come condimento per una pasta vivace.
 
Per prepararla sono sufficienti:
 
  • un mazzetto di peperoncino calabrese fresco raccolto direttamente dal vostro orto
  • uno spicchio d’aglio
  • un buon olio extravergine d’oliva (circa 100 ml ogni 400 grammi di peperoncino)
 
Dopo averli lavati e asciugati, eliminatene il picciolo, i semi e la polpa, tagliandoli nel senso della lunghezza.
 
Distribuiteli su un panno, adagiato a sua volta su un vassoio, e cospargeteli di sale; copriteli del tutto con un altro panno e attendete qualche giorno perché perdano tutta l’acqua in eccesso. A questo punto, potrete asciugare i vostri peperoncini e eliminare il sale residuo.
 
Frullateli insieme agli altri ingredienti riducendoli a una crema omogenea. 
 
 

Marmellata di peperoncino 
 

Per questa curiosa pietanza saranno sufficienti:
 
  • 300 grammi di peperoncini calabresi maturi 
  • 120 grammi di zucchero
  • il succo di un limone
 
Lavate i peperoncini e puliteli con un canovaccio. Dopo averne eliminato i semi, tagliateli a striscioline e lasciateli a macerare in una pentola assieme al succo di limone e allo zucchero per almeno un’ora. Cuocete poi a fuoco lento per circa tre quarti d’ora. Potrete poi frullare insieme gli ingredienti, il tanto che basta per ridurre la gran parte dei pezzi di peperoncino in crema, e portare a termine la cottura fino alla consistenza desiderata. 

 

Olio piccante

 
Basteranno pochi frutti di peperoncino calabrese e tanto buon olio extra vergine d’oliva (la proporzione è di circa un litro per sei-otto peperoncini) per dare vita a un ottimo olio piccante.
Puliteli e tagliateli come descritto in precedenza e adagiateli sul fondo di un vasetto in vetro o di una bottiglia apposita. Ricopriteli con abbondante olio, tappate il barattolo e lasciate che i peperoncini macerino in un luogo asciutto e lontano da fonti di luce per un tempo variabile: dai dieci a i trenta giorni circa.
 
 
Durante ognuna di queste preparazioni ricordate di maneggiare i peperoncini con dei guanti in lattice. Per conservarla a lungo, sterilizzate un vasetto di vetro, procedendo alla bollitura degli stessi come indicato qui. 
Ognuna di queste ricette può trasformarsi in un prezioso e graditissimo regalo.