
Cos'è tutto quel rosso che vedo nell'orto? Fuoco? Ma no sono i peperoncini! Un tripudio di colori caldi che vanno dal rosso, all'arancio, al giallo, e persino al marrone. É il momento di trapiantare le piantine di peperoncino!
Varietà di peperoncino: quali sono le più piccanti al mondo
Le varietà di peperoncino sono pressoché infinite, e continuano ad esserne scoperte di nuove! La maggior parte provengono dall'America, in particolare dal Sud e Centro America.
Per fare andare davvero il tuo orto a fuoco oggi ti presentiamo le tipologie di peperoncino più piccanti!
Al primo posto abbiamo il Carolina Reaper, che solo al pronunciare il suo nome dovrebbero venirti i brividi. Stiamo parlando di una varietà che raggiunge 2.200.000 unità Scoville.
Il Carolina Reaper è un ibrido tra i peperoncini Naga Marich e Habanero rosso.
Il frutto ha un aspetto molto particolare. É di colore rosso, ma la sua peculiarità è data dalla forma, che ricorda quella di una lanterna cinese e la sua estremità finale invece è molto simile alla coda di uno scorpione.
Matura circa in 45 giorni e raggiunge una dimensione di 5-6 centimetri di lunghezza. La sua superficie è ruvida e presenta delle escrescenze, altro motivo per cui si distingue dagli altri peperoncini.
É un peperoncino per palati molto forti, perché la concentrazione di capsaicina al suo interno, sostanza che garantisce la piccantezza, è veramente elevata. Per questo motivo il peperoncino va maneggiato necessariamente con dei guanti protettivi.
Passiamo ora al "peperoncino velenoso" o "peperoncino serpente": parliamo del Bih Jolokia o Bhut Jolokia. Nomignoli curiosi, non trovi? E come mai lo avranno chiamato così? Forse perché nel 2007 il Guinness World Record lo ha certificato come il peperoncino più piccante al mondo... Anche se poi è stato superato.
Nel 2013 infatti hanno proclamato il Carolina Reaper. Ricordiamoci però che raggiunge le 1.050.000 unità Scoville.
La forma del Bih Jolokia ricorda quella di un corno e arriva a raggiungere i 10 centimetri di lunghezza. Inizialmente è verde, ma a maturazione raggiunta assume un colore rosso fuoco.
Il terzo peperoncino che ti presentiamo è il Naga Morich, varietà originaria dell'India, con i suoi 1.100.000 SHU. Anch'esso è rosso fuoco e raggiunge i 4-5 centimetri di lunghezza. Rispetto al Bhut Jolokia però risulta meno carnoso e leggermente più piccolo, anche se la forma è molto simile.
Solitamente è pronto per essere raccolto 120-150 giorni dopo il trapianto della piantina.
Il quarto peperoncino della nostra classifica è il Trinidad Douglah, che si distingue dagli altri peperoncini per il colore, tendente al cioccolato intenso. Anch'esso è molto piccante, infatti il suo grado di piccantezza raggiunge le 1.850.000 unità Scoville.
La sua superficie è rugosa e irregolare ed è peculiare anche perché presenta una varietà di profumi e odori inconfondibili, che variano dalle note agrumate a quelle più affumicate. Il frutto inoltre è relativamente piccolo, generalmente inferiore ai 5 centimetri di lunghezza.
Gli ultimi due peperoncini di cui vogliamo parlarti sono il Trinidad Moruga Scorpion e il Trinidad Scorpion, anch'essi caratterizzati da un grado di piccantezza molto elevato.
Il primo, con i suoi 1.800.000 SHU, è originario dell'America Centrale caraibica, in particolare della regione Moruga della parte meridionale dell'isola di Trinidad e Tobago. è di colore rosso, ha dimensioni notevoli, e si caratterizza per la particolare forma delle sue estremità, che ricordano la coda di uno scorpione, da cui il nome.
Il secondo, il Trinidad Scorpion raggiunge 1.500.000 di unità sulla scala Scoville. Come potrai immaginare anch'esso è originario dell'isola Trinidad e Tobago. Si presenta con un colore rosso acceso e raggiunge i 4-6 centimetri di lunghezza. Ha un aroma intenso e fruttato, e si può raccogliere 120-140 giorni dopo il trapianto.
Peperoncini più piccanti al mondo: coltivazione e ricette
Tutti i peperoncini che ti abbiamo presentato sono coltivabili sia in orto che in vaso e, provenendo da paesi caldi, necessitano di temperature piuttosto elevate e di una buona esposizione al sole.
Possono quindi essere trapiantati nei mesi più caldi, quando le temperature iniziano a salire, ovvero da aprile-maggio fino a luglio.
Le piantine di peperoncino sono ottime anche come ornamentali, dati i colori intensi e scintillanti che assumono i loro frutti nel periodo di maturazione.
Ci sono molte ricette che vedono questi peperoncini protagonisti, e altrettante che ne sfruttano il sapore come guarnizione.
Possono essere gustati freschi (con molto coraggio), essiccati, sottolio oppure sotto forma di salsa!
Ad esempio la salsa a base del Trinidad Moruga Scorpion è ottima accompagnata da chips di piadina alla paprika. Per farla ti occorreranno, oltre ovviamente al peperoncino, pomodori, cipolla rossa, aceto di mele, zucchero, sale e olio.
Unendo insieme questi ingredienti, otterrai una salsa eccezionale, dalle caratteristiche organolettiche che stupiranno tutti i tuoi commensali.
Per le chips ti basterà tagliare una piadina in triangolini, friggerli in un dito di olio di arachidi e, una volta posti di carta assorbente, spolverarli con paprika dolce.