Il castagno: pianta da frutto autunnale per eccellenza
Il castagno è un albero da frutto  della famiglia delle Fagaceae, che comprende alberi affini alle querce e ai faggi. Il suo frutto, conosciutissimo e amatissimo, è la castagna, detta anche il “pane dei poveri” perché ha rappresentato per numerose popolazioni montane, durante l’autunno e l’inverno, la fonte alimentare principale. Questo frutto, infatti, è molto nutriente ed è uno dei pochi, oggi, che possiamo definire naturale in quanto il suo riccio lo protegge dai trattamenti chimici rendendo la sua produzione assolutamente biologica.
 

La pianta del castagno
 

È una pianta piuttosto longeva e può raggiungere fino a 25 metri di altezza con tronchi imponenti. La sua chioma è decisamente espansa e ramificata, foglie caduche, quasi coriacee di colore verde intenso e più chiare sul retro. La fioritura avviene in piena estate: i fiori femminili sono singoli o a gruppi di 2-3 alla base dei fiori maschili, che sono rappresentati invece da spighe lunghe 10-20 centimetri di colore giallo-verdastro. L’impollinazione può avvenire in modo anemofilo o entomofilo, quindi è molto importante la presenza delle api.
Il terreno ideale per trapiantare il castagno è profondo, permeabile, leggero, con pH un po’ acido e con poco calcare. È fatta per i climi temperati, ma sa sopportare i freddi invernali intensi.
 

La storia del castagno

 
Le origini del castagno sono molto lontane: circa 10 milioni di anni fa, in zone che comprendono Asia, Europa e Americhe. Era conosciuto anche dai greci e romani hanno avuto una prima importante diffusione in Europa meridionale, Nord Africa e Asia occidentale. Questa pianta da frutto oggi è presente anche sulle coste atlantiche del Marocco, sulle rive del mar Caspio e nel sud dell'Inghilterra. In Italia viene largamente coltivato e apprezzato, da nord a sud.
 

Il frutto del castagno
 

La castagna è rappresentata da una noce interamente rivestita da una cupola spinosa, detta riccio. La forma (emisferica o schiacciata) dipende, oltre che dalla varietà delle castagne, anche dal numero e dalla posizione che essi occupano all'interno del riccio. In Italia esistono una ventina di varietà di castagne: la varietà Bouche de Betizac è rustica e molto resistente alle malattie. I suoi frutti sono di grosse dimensioni, pregevoli come i marroni. La pianta, inoltre, è tra le varietà più belle e ornamentali.
 
Le castagne hanno un ottimo apporto calorico: sono ricche di di acqua, proteine vegetali, sali minerali, vitamine, potassio, fosforo, zolfo, cloro, magnesio, calcio, ferro e sodio. Ricche di fibre, le castagne sono molto indicate per la funzionalità intestinale. 
 

Castagna: non solo in cucina

 
Oltre a essere cotte direttamente in padelle forate (dette caldarroste) o bollite in acqua e sale, le castagne hanno numerosissime applicazioni culinarie, come ad esempio per dolci o confetture. Dalle castagne essiccate si ricava la farina con cui poi si prepara il castagnaccio, la polenta, le frittelle, le crepes o la mousse. Oltre alla cucina, le castagne trovano applicazione anche nella cosmetica e nel ramo del benessere. L’acqua in cui vengono bollite le castagne può essere usata, infatti, come maschera dopo lo shampoo per esaltare i riflessi biondi e come emolliente. L’infuso e il decotto, invece, sono indicati per combattere bronchiti e problemi intestinali.