Come potare la vite da tavola?
Vi siete interessati alla coltivazione della vite perché desiderate da tempo raccogliere la vostra uva da tavola direttamente in giardino? L'avete trapiantata, in vaso o in pieno campo, e siete pronti a darle le cure necessarie perché produca dei grappoli succosi? Bene! Questo è il momento di pensare alla potatura della vite: una pratica necessaria a far crescere le vostre piante in salute. Ma come potare la vite da tavola correttamente? Ecco alcuni consigli per un raccolto genuino, abbondante e produttivo.
 
 

Potatura della vite

I fiori della vite sbocciano a fine primavera, l’uva arriva tra agosto e ottobre, a seconda della varietà. Crescerà bene in ogni tipo di terreno, ma evitate quelli troppo umidi. Trapiantatela in pieno sole: il suo attecchimento profondo le permetterà di resistere alla siccità.
 
Non abbiate paura di potare una gran parte dei germogli nell'anno in cui la trapiantate: servirà a fortificare il ceppo e dare una forma definita all’intero impianto. La forma che darete alla pianta e le diverse tipologie di coltivazione della vite, serviranno a farle supportare meglio il carico e resistere a pioggia e avversità, oltre che a produrre grappoli di qualità superiore. Esistono diverse forme da dare all'impianto, dette "allevamento della vite", a seconda della varietà e del terreno: a spalliera, a pergola, verticale, forme di allevamento espanso, e altre ancora.
 
La struttura della vite, a sua volta, possiede due tipi di ramificazioni, che vengono chiamate rispettivamente “capi a legno”, i germogli destinati alla produzione di legno, e “capi a frutto”, ovvero quei tralci che portano i frutti. La potatura che effettuerete vi permetterà di programmare la quantità di grappoli che la vite produce. 

 

Quando potare la vite


La potatura della vite da tavola si esegue in due momenti dell’anno: in estate e in inverno.

Per le viti allevate in forme basse lasciate solo una o due gemme per ramificazione. Per le viti allevate secondo forme alte è necessario lasciare tra le otto e le dodici gemme per ogni ramificazione. Nelle forme di allevamento dette “a gujot”, invece, si lasciano circa sei-otto gemme, ma solo sulle ramificazioni principali.
 
In estate effettuate la cosidetta "potatura verde", che avverrà mnel momento di vegetazione della pianta. Eliminate i polloni alla base, ovvero quei germogli di rapida crescita; tali germogli sono infatti inutili al fine produttivo e anzi dannosi, poiché sottraggono preziosi nutrimenti alle ramificazioni che accolgono fiori e frutti. 
 
La sfogliatura è un altro intervento utile che si può effettuare su viti da tavola. Si effettua durante il periodo autunnale e consiste nell’eliminazione del fogliame in eccesso in prossimità dei grappoli d'uva. L’obiettivo è quello di ottenere una pianta areata: eliminate le foglie che "soffocano" i grappoli. Questa operazione permette all’umidità di evaporare e limita la formazione di muffe.

 

Da evitare durante la potatura


Attenzione a non lasciare la pianta spoglia con una potatura estrema: il rischio è che produca germogli deboli e, di conseguenza, minore quantità di uva.

Evitate anche l'eliminazione eccessiva del fogliame: questa pratica infatti indebolisce la pianta. State dunque attenti a effettuarla in modo equilibrato: le foglie sono necessarie per svolgere le funzioni vitali della pianta. Usate sempre cesoie e tenaglie ben affilate per non danneggiare le parti legnose.
 
 

Malattie e prevenzione


Con le giuste cure, la vite da tavola teme poco le malattie (ma bisognerà sempre fare attenzione a minacce come la peronospora e l'oidio!). Dopo la potatura, effettuate un trattamento a fine inverno, più un trattamento preventivo a base di poltiglia bordolese. In fase di vegetazione invece, effettuate trattamenti fungicidi al comparire dei primi segnali. 

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