Coltivare albicocche in giardino: gli accorgimenti per renderlo possibile
L'albicocco è una pianta di origine asiatica, probabilmente nativa dell'area persiana e armena, ma giunta a noi dalla Cina. Moltissimi alberi che ci regalano frutti a noi familiari, hanno in realtà antiche origini per noi esotiche. La bellezza di poterli coltivare nei nostri giardini non ha pari: qui scopriamo qualche segreto e qualche semplice accorgimento per avere sempre freschi quei frutti dolci, tipici dell'inizio dell'estate: come coltivare le albicocche nel proprio frutteto domestico?
 

Trapiantare l’albicocco nel frutteto

 
Quando fiorisce, cosa che fa precocemente, regalando a chi lo coltiva una primavera anticipata, presenta dei bei fiori color bianco rosato; questa pianta dalle foglie cuoriformi sono, generalmente, autofertili. L'albicocco è un albero da frutto che resiste benissimo alla siccità e al caldo, ma teme l'umidità. 
 
Scegliete una posizione in pieno sole per trapiantare l’albicocco, specialmente se abitate in regioni dal clima più freddo. Inoltre, abbiate cura di proteggerlo dalle correnti e dalle gelate primaverili, anche, se possibile, trapiantandolo vicino a un muro. Il terreno perfetto è leggermente alcalino, profondo, ben drenato. Ma niente paura: qualsiasi terreno andrà bene per questi alberi. Evitate solo quelli troppo umidi e quelli argillosi. Per il resto, la pianta si adatterà al suolo: scavate una buca di almeno 60 cm (larga circa un metro), mescolate la terra e aggiungete del letame maturo, se è necessario. 
 
 

Cure colturali dell’albicocco

 
Lasciate crescere il vostro albero da frutto in maniera naturale e senza potature per il primo anno dopo il trapianto. Utilizzate dei tutori da piantare al suolo per favorirne la crescita corretta. 
 
Anche successivamente, le potature vanno eseguite in maniera parsimoniosa, per impedire lo scolo delle gemme. Potate solo per dare un andamento gradevole e ordinato alla chioma: piccoli rami che si incrociano e le punte dei più robusti che fuoriescono dal “disegno”. 
 
Un trattamento a base di rame o poltiglia bordolese da effettuarsi alla fine della stagione invernale vi aiuterà a prevenire le avversità (una malattia che rischia di far deperire l’albicocco è la monilinia. Concimate, poi, in primavera e in autunno.
 
Fate sempre molta attenzione ai ristagni idrici
 
 

Raccolta e uso delle albicocche

 
A seconda della varietà che avrete scelto, raccoglierete le vostre albicocche dall’inizio di giugno fino a metà agosto. La raccolta di questo frutto è scalare: aspettate che sia completamente maturo e di un bel colorito arancione per raccoglierlo. 
 
Le albicocche non hanno bisogno di presentazioni: sono frutti molto attesi ogni anno, amati per la loro polpa succosa e zuccherina e per il loro contenuto calorico limitato. Ma sono anche frutti apprezzabilissimi per le proprietà depurative e lassative, per il contenuto di potassio, prezioso in estate, per gli antiossidanti e per il contenuto proteico. Provatele essiccate: nel muesli o nelle insalate, insieme a uvetta e mandorle!
 
Poter consumare le albicocche da voi stessi coltivate nel vostro giardino sarà davvero un lusso!