Ciliegia e marasca: qual è la differenza?
Le ciliegie sono un frutto particolarmente amato, simbolo della primavera che sconfina nell’estate e di desideri che attendono di realizzarsi. Vi abbiamo parlato della loro coltivazione in questo articolo in cui forniamo alcuni consigli per il trapianto e le cure. Esistono però diversi tipi di ciliegie; una delle più particolari è la qualità marasca. Ma qual è la differenza fra ciliegia e marasca
 
In botanica vengono identificate come due specie differenti: le Prunus avium, ovvero le varietà di ciliegie dolci e dei duroni croccanti di cui fanno parte le tipologie ciliegio ferrovia, ciliegio van, mora di cazzano, ciliegio lapins e durone; e le Prunus cerasus, varietà più acide, di cui fanno parte anche amarene e la varietà marasca. Queste ultime presentano delle caratteristiche differenti dalle comuni ciliegie dolci, a cominciare dalle dimensioni della pianta, che sono inferiori rispetto alle varietà di Prunus avium.
 

Pianta e cure colturali

La marasca è un tipo di ciliegia che si trova molto raramente in commercio: per questo motivo gli appassionati che desiderano riscoprire questa varietà così particolare scelgono di coltivarla in casa. Sono piante semplici da far crescere nel proprio giardino, più delle ciliegie dolci. Queste ultime infatti sono più sensibili ai ristagni idrici e agli agenti atmosferici, come le piogge battenti, o la siccità prolungata. 
 
Le marasche fanno parte di una specie più piccola, ma molto generosa. Sono infatti generalmente molto produttive in quanto autofertili, e fruttificano in abbondanza anche in condizioni climatiche molto rigide, già a partire dall’anno successivo al trapianto, e solitamente hanno una maturazione precoce. 
 
Sono ornamentali e belle alla vista, specie nel periodo della fioritura, ma rustiche e poco esigenti, anche in termini di potatura: sarà sufficiente eseguirla ogni due o tre anni. La varietà marasca si adatta a ogni tipo di terreno, anche argilloso.
 

Malattie

Si tratta, come si è detto, di una pianta particolarmente robusta, resistente alle malattie. Anche in caso di un attacco da parte degli afidi o della mosca del ciliegio, non sarà necessario ricorrere a soluzioni drastiche.
Sarà bene però prestare attenzione al fungo corineo, intervenendo con prodotti a base di rame nella fase della caduta foglie.
 

Frutti e utilizzo in cucina

I frutti della marasca sono più piccoli, dal sapore più acidulo e amarognolo. Sono l’ideale per la preparazione di confetture, sciroppi o liquori, come il Maraschino.
 
La preparazione di questo liquore è molto semplice, anche se sarà necessario attendere qualche mese prima di poterlo ssaporare. Snocciolate i frutti, pestate i noccioli e sistemate tutto in un vaso capiente, ricoprendo con dell’alcool a 90° o con della grappa (utilizzate circa due litri d’alcool per ogni chilo di frutta). Lasciate a macerare in un luogo buio e asciutto per circa due mesi. Preparate poi uno sciroppo a base di acqua e zucchero (per due litri di macerato, utilizzate un chilo e mezzo circa di zucchero e un litro e mezzo d’acqua), che porterete a ebollizione e al quale aggiungerete il macerato dopo averlo filtrato.