Breve viaggio tra i peperoncini più piccanti al mondo
La scala Scoville prende il nome dal suo ideatore: il chimico americano Wilbur Lincoln Scoville. L’invenzione di una scala che misuri il livello di piccantezza di un peperoncino risale a più di un secolo fa: è infatti nel 1912 che si inizia a determinare la quantità di capsaicina, il composto chimico responsabile della “focosità” di questi frutti, basandosi inizialmente sullla sensibilità di coraggiosi assaggiatori. Oggi, grazie a macchinari sempre più precisi e sofisticati, tale scala viene aggiornata periodicamente: sapete quale peperoncino si è aggiudicato il primo posto quest’anno? Andiamo insieme alla scoperta di alcuni tra i peperoncini più piccanti al mondo!
 

Carolina Reaper: il re del piccante

La scala Scoville non misura solamente il livello di piccantezza dei peperoncini, siano essi del tutto naturali o frutto di sapienti ibridi creati per avere dei prodotti migliori e più resistenti. 
 
Le unità Scoville, dette anche SHU, calcolano anche la gradazione della capsaicina pura, che si aggira intorno ai 15 milioni di SHU, di altri composti chimici dello stesso tipo e dello spray al peperoncino della polizia.

Il primo peperoncino che troviamo presente sulla scala è ancora lui, il re indiscusso: il Carolina Reaper. Dal 2013, questo ibrido della varietà di Capsicum Chinense, originario del Sud Carolina, detiene il record ufficiale di peperoncino più piccante in assoluto. Rosso come il fuoco, con sfumature fruttate e speziate, che vanno dal cioccolato alla cannella grazie anche alle sue origini (deriva da un incrocio tra un Habanero e un Naga Morich pakistano) raggiunge le 1,569,300 SHU e si conferma tra i peperoncini più amati dagli appassionati coltivatori di tutto il mondo.
 
I suoi frutti carnosi maturano in circa 90 giorni, ma ricordate sempre di maneggiarli con dei guanti in lattice!
 

I peperoncini più piccanti al mondo

Tra gli altri peperoncini presenti tra le prime posizioni della scala Scoville aggiornata al 2017, ricordiamo subito il Trinidad Moruga Scorpion, con le sue 1.463.700 SHU. Nato nelle Antille, è stato dichiarato il più piccante al mondo nel 2012 (superato l’anno successivo dall’attuale primo classificato, il Carolina Reaper).

Anche questo frutto è rosso e dal sapore particolarmente fruttato, ma è talmente piccante che bisogna maneggiarlo con grande cautela. È  comunque possibile utilizzarlo come base per salse piccanti: una sfida per i più coraggiosi!

Volete coltivarlo nell’orto o sul balcone? Questo è il momento ideale per trapiantarlo! Assicuratevi che riceva molto sole e che abbia a disposizione un terreno fertile e profondo. Attenzione a non bagnare mai le sue foglie durante l’irrigazione.
 
In una posizione che si aggira intorno alle 1.041.427 unità Scoville, troviamo il Naga Morich, varietà di Bhut Jolokia originaria dell’India. Ha un aroma fruttato, dal sentore che ricorda albicocche e pere, con frutti piccoli e pendenti. Date le sue origini, questa pianta preferisce gli ambienti umidi e caldi. Trapiantatelo adesso, in pieno sole: raccoglierete i suoi frutti in estate e potrete usarli essiccati, come base per salse e insaporitori per grigliate. 
 
Dallo Yucatan, l’Habanero Red raggiunge picchi di 450.000 SHU; la famiglia degli Habanero, tra i quali contiamo l’Habanero Chocolate e il bellissimo Habanero Orange Blob, fa sempre parte della specie Capsicum chinense e regala dei frutti molto conosciuti e apprezzati. Coltivarli non è difficile: metteteli al riparo durante l’inverno per assicurarvi una produzione abbondante anno dopo anno.  
 
Scendendo decisamente lungo la scala della piccantezza, è possibile trovare peperoncini estremamente piccanti, ma molto più accessibili: il giallo Aji Amarillo ha un sapore intenso, ed è particolarmente utilizzato in cucina, specie per condire pietanze a base di pesce. Il tabasco, messicano e moderatamente piccante, è la base per la celebre salsa fermentata: la sua pianta è particolarmente bella e ornamentale per chi desidera coltivarla sul proprio balcone. 
 
Chiudiamo questo breve excursus con un altro famoso messicano: il peperoncino jalapeno, il più conosciuto in Europa grazie all’ampio utilizzo nell’apprezzatissima cucina messicana, dai frutti carnosi, rossi e deliziosi.
 
Siete pronti per coltivare i vostri peperoncini piccanti? Ricordate che tutte queste varietà amano il sole e il caldo e vanno maneggiate con cura. Chi si aggiudicherà il più piccante?