Albero del nespolo: coltivare un ricordo per farlo rivivere
Appartenente alla famiglia delle rosacee, il nespolo è un albero da frutto molto bello ma dalle ridotte dimensioni, tanto da stare bene in ogni giardino. È una pianta che ricorda l’infanzia: le nespole sono infatti, nell’immaginario di molti di noi, un frutto che si raccoglieva direttamente dall’albero di casa e si lasciava poi maturare prima del consumo; qualcosa che raramente si acquistava (e si acquista) al supermercato. Si tratta infatti di una pianta rustica e resistente, adatta ai giardini e ai frutteti domestici anche di chi abita ad alta quota. Qui vogliamo raccontarvi come coltivare il nespolo in casa, quando trapiantarlo e quali cure dargli per farlo crescere al meglio. Per trasformare un piacevole ricordo in una bellissima realtà da far rivivere in giardino!
 

Trapianto del nespolo

 
Il periodo buono per il trapianto del nespolo è adesso, fra l'inverno e gli inizi della primavera. Trapiantate l’albero del nespolo in pieno sole, così che fruttifichi al massimo delle sue potenzialità, e soprattutto al riparo da vento e correnti, così che non subisca danni alla sua crescita e ramificazione. 
 
Il suo terreno ideale ha un pH neutro e non è calcareo. Dopo il trapianto, irrigate con cura, continuando per tutta la fase di crescita dell’albero. 
 

Cure colturali del nespolo


Durante la fase “giovanile” del nespolo saranno sufficienti regolari irrigazioni, concimazioni periodiche (in primavera, con letame maturo) e altrettanto periodici interventi di potatura. Fate sempre molta attenzione ai ristagni idrici.
 
Le piante coltivate a forma libera hanno una maggiore resa in termini di frutti, mentre esistono diverse possibili forme di potatura se desiderate coltivare l’albero a scopo ornamentale.
 
Tenete sempre pulito il terreno dalle infestanti! Nel periodo autunnale, ricordate di ripulire sempre dal fogliame. Eliminate anche i residui dopo ogni potatura invernale, per evitare ogni rischio di malattie che da tali residui potrebbero propagarsi (fate attenzione anche al legno stesso della pianta, affinché non rimangano neppure lì dei residui).
 
Occhio, dunque, alle avversità che colpiscono il nespolo: oidio, ticchiolatura del nespolo e altre malattie fungine, il colpo di fuoco batterico e gli attacchi della cocciniglia sono le più pericolose.
 
Durante il periodo delle grandinate, attrezzatevi con delle reti antigrandine (specie se la pianta ha già fruttificato!).
 
Le ramificazioni del nespolo sono tomentose, contorte, provviste di gemme miste principalmente sua nella parte apicale. I germogli che si sviluppano da queste gemme porteranno la bella fioritura primaverile, che solitamente avviene nel mese di maggio, sprigionando fiori bianchi o, talvolta, rosa. È una pianta autofertile.
 

Raccolta delle nespole


L’albero non raggiunge grandi dimensioni, al massimo cinque metri d’altezza, ma in media lo sviluppo è ben più ridotto. 
 
I frutti della pianta di nespolo maturano in autunno, ma necessitano di un periodo detto di ammezzimento per diventare commestibili. Lasciate dunque le nespole sull’albero fino alla loro piena maturazione, cioè quando la polpa diventa bruna, morbida e ben zuccherina. Oppure raccoglietele e conservatele in cassette di legno, su un letto di paglia (e anche ricoperte da paglia), in un luogo fresco. 
 
Potrete consumarle fresche o utilizzarle per preparate dessert, marmellate, gelatine, salse o persino bevande alcoliche come il brandy.