Maya

Maya

formato piantina1 piantina/e, in Vaso Ø 14 cm

disponibilitaTrapiantabile dal 01/04 al 15/07

Dispo: ottima
Acquista quanto vuoi, la spedizione costa sempre 8 Euro!

Prezzo 5.35 iva inclusa

Quantità Vaso Ø 14 cm

Il peperoncino Maya, appartenente alla famiglia delle Solanacee, è una pianta perenne di origine messicana.
Si presenta cespugliosa ed alta fino a 50 cm per una larghezza di poco inferiore.
I suoi frutti sono a cornetti, piuttosto piccanti e dal colore rosso, cresciuti a mazzetti, i quali possono raggiungere anche 5-6 centimetri di lunghezza.
Adatto per essere coltivato indoor e outside, nei nostri orti o giardini di casa, il peperoncino Maya con la sua scala Scoville valutata intorno ai 700.000 SHU, è annoverato tra la categoria di peperoncini molto piccanti. Non raggiunge la piccantezza estrema di altri peperoncini, ma piace a chi possiede e mantiene a lungo sapori decisi, forti, di quelli che lasciano il segno in bocca.
In mezzo alla grande varietà di peperoncini esistenti, sicuramente il peperoncino Maya grazie alla sua esplicita forma e al suo rosso vivo, assomiglia più di tutti al classico corno portafortuna.


Peperoncino Maya: come si coltiva

Il clima prediletto

Il peperoncino Maya è attirato dai raggi solari mentre mal tollera i climi rigidi. Per tal ragione va preservato con devozione nei periodi di gelo improvviso o almeno messo al riparo in casa, dentro un vaso. Se posta in un vaso troppo piccolo, la pianta non crescerà molto ma farà egualmente frutti. Se posizionata fuori, per esempio nell’orto o sul balcone, è sempre conveniente lasciare lo spazio necessario per farle assorbire tutto il calore naturale esistente.


Terreno, substrato e concime

Il peperoncino Maya sceglie solitamente terreni leggeri ricchi di azoto e predilige l’utilizzo di concimi specifici. Questi ultimi non soltanto garantiscono una buona qualità del ph del suolo ma agevolano moltissimo la fioritura di una pianta forte e vigorosa.
La concimazione può effettuarsi anche in diluizione nell'acqua, una volta a settimana con concimi liquidi o granulari a lenta cessione.


Trapianto e irrigazione

Il periodo migliore per trapiantare la pianta di peperoncino Maya va da marzo a fine maggio. Naturalmente qualora il meteo preannunci incomprensibili gelate primaverili, posticipare la messa a dimora della piantina è un passo super consigliato. Poi di fatto, la pianta può fiorire più volte con un clima non eccessivamente freddo.
Per sua natura, chiama e pretende molta acqua sebbene non gradisca i ristagni. Volendo ottenere dei frutti particolarmente piccanti si possono diminuire le innaffiature due o tre giorni prima della raccolta ma bisognerà evitare assolutamente di mettere in sofferenza la piantina stessa.


Peperoncino Maya: malattie e parassiti

Una brusca perdita di vigore vegetale inoltre può implicare la presenza di insetti e delle loro uova. Il peperoncino Maya può essere infatti attaccato da numerosi afidi, coccinelle, cimici e mosche bianche solo per elencarne alcuni. È d’obbligo pertanto un ripetuto e attento trattamento naturale o chimico cha vada a rafforzare lo scudo di protezione contro gli svariati nemici della piantina.

Due particolari infine concernenti le foglie. Se queste ultime dovessero tendere ad accartocciarsi, potrebbe voler dire che il terriccio si è seccato troppo od è stato eccessivamente surriscaldato dal sole; se le foglie iniziano invece a divenire gradatamente di colore giallognolo ciò potrebbe significare sofferenza per scarsa esposizione solare.


Peperoncino Maya: proprietà e particolarità

Chi pensa che la vitamina C sia presente soltanto negli agrumi commette un piccolo errore di valutazione. Con il peperoncino ad esempio se ne fa una scorta abbastanza cospicua: in 100 grammi di peperoncini ci sono oltre 200 grammi di vitamina C.
Il peperoncino Maya è anche ricco di vitamine delle famiglie A, B, C, E, K e di sali minerali tra cui calcio, potassio e rame. Oltre alle sue note capacità antibatteriche si presenta come ottimo rubefacente e incalzante attivatore del metabolismo umano. Come per altre generi di peperoncino, le proprietà del peperoncino Maya quindi non si riassumono esclusivamente nella sua forte pungenza bensì in un lungo elenco di principi attivi da usarsi in molteplici situazioni.


Peperoncini Maya: come devono essere consumati

Il peperoncino Maya, come per ogni frutto, verdura e spezia, andrebbe consumato direttamente preso dalla pianta per incanalare la massima concentrazione di vitamine qui presenti. Lo sanno bene i Messicani, da sempre grandi estimatori, per non dire adoratori, di questo tipo di cultivar. Anzi, la popolazione messicana ha fatto del peperoncino l’ingrediente principale di uno dei piatti nazionali più famosi: il conosciutissimo e amatissimo chili, uno stufato piccante composto anche da carne, fagioli e pomodoro.


Peperoncini Maya: culture diverse e curiosità

Se nel Mezzogiorno i peperoncini rossi sono spesso visibili sulle tavole imbandite delle cucine svolgendo un doppio ruolo, gastronomico e scaramantico, in altre parti del mondo, soprattutto in America latina, ottomila anni di storia hanno conferito a questo tipo di frutto, dalla forma a cornetto, un ruolo ancora maggiore, molto diffuso nella cultura popolare e nei riti magici. Per citare un esempio, alle giovinette maya che civettavano in pubblico veniva sfregato il peperoncino negli occhi e ancora oggi gli Indios Popolocàn, vicino a Oxaca, puniscono allo stesso modo i bambini disobbedienti.
Ancora, in Brasile, per assicurarsi la fedeltà di marito poco rassicurante si consiglia di preparargli una bistecca con sale, cipolla e peperoncino rosso. Si tratta di rituali precisi e codificati che vedono il peperoncino Maya un grande protagonista della tradizione, tramandata di famiglia in famiglia.


Caratteristiche tecniche Maya

Varietà originaria del Messico molto cespugliosa alta 50 cm circa con ciclo produttivo medio-precoce adatto sia per la coltivazione in vaso, in pieno campo o nel giardino come ornamento.

Produce dei mazzetti di frutti a forma di piccolo corno lunghi circa 5-6 cm molto piccanti di un bellissimo colore viola quasi nero che a maturazione virano al rosso e che guardano all’insù. Si usa essicato a pezzi o in polvere per normali usi in cucina.

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