Topinambur

Topinambur

formato piantina1 piantina/e, in Vaso Ø 14 cm

disponibilitaTrapiantabile dal 12/05 al 31/07

Dispo: prenotabile
Acquista quanto vuoi, la spedizione costa sempre 8 Euro!

Prezzo 4.80 iva inclusa

Quantità Vaso Ø 14 cm

Il topinambur è un tubero le cui origini sono collocate in America settentrionale.

Il topinambur, quindi, viene da terre lontane, ma, incredibilmente, cresce anche in modo spontaneo in Italia, ma è anche coltivato prevalentemente nella regione del Piemonte.

Scopri di più su questo tubero: come si coltiva, quali sono le sue proprietà, le curiosità legate ad esso e le ricette che puoi realizzare in modo semplice e veloce!


Topinambur: come si coltiva in orto

Il topinambur va trapiantato nel periodo tra ottobre e novembre. Prima di tutto dobbiamo cercare di trovare un angolo nel nostro orto che non sia molto popolato da altre piantine. Infatti, il topinambur può rivelarsi una pianta infestante e non consigliamo di posizionarlo vicino alle altre piantine del tuo orto.

Per preparare il terreno dovrai arare la terra in modo abbastanza profondo, tenendo conto di andare in profondità per circa 20 o 30 cm. Per arricchire di più il tuo terreno, è consigliabile che tu distribuisca del letame e successivamente che tu rompa bene le zolle di terra per ottenere una certa friabilità del terrenoche favorisce la crescita del tubero.

In autunno, quindi, sarà il momento di trapiantare i tuberi. Per prima cosa bisognerà effettuare dei solchi nel terreno che siano profondi tra i 10 e i 20 cm, e distanziati dai 50 ai 60 cm. Se vorrai disporre i topinambur su più file dovrai semplicemente considerare una distanza di 50 o 60 cm. Dopo di che, ti basterà annaffiare bene la tua piantina per permettere alle radici di attecchire nel migliore dei modi.


Topinambur: come si coltiva in vaso

Il topinambur può anche essere coltivato in un vaso che deve essere largo dai 40 ai 50 cm. È importante tenere a mente che è meglio piantare un solo topinambur per ogni singolo vaso.

Sul fondo del vaso è importante posizionare la terra accompagnata da uno strato di argilla espansa. Oppure, puoi usare un terriccio molto ricco come quello specifico per agrumi. Dopo aver creato il solco per inserire il tuo topinambur provvisto di germoglio, trapiantalo e annaffialo generosamente. È importante ricordare di annaffiare in modo regolare il tuo topinambur, soprattutto nei giorni appena successivi al trapianto.

Per capire quando rinvasare il topinambur dovrai osservare la tua piantina e fare attenzione a quando vedrai alcuni dei tipici segni di stanchezza. Sarà il momento di cambiare la terra del tuo topinambur proprio quando la piantina risulterà spenta e poco rigogliosa, una condizione che è causata dalla necessità di nutrimento supplementare.


Topinambur: proprietà

Il topinambur è una grandissima fonte di proteine e vitamine (in particolare A e C, ma anche del gruppo B). Grazie alla vitamina C e al ferro, il topinambur aiuta a trasportare ossigeno verso il bulbo pilifero del capello. Ciò è fondamentale per mantenere il follicolo pilifero sano. Ma la vitamina C contenuta nel topinambur è fondamentale per produrre anche il collagene che provvede alla salute e radiosità della pelle, non solo per quanto riguarda il viso, ma anche per mani e piedi! Grazie al topinambur puoi concederti una pausa per prenderti cura di te stesso, basta infatti cuocere la polpa bianca e fibrosa, poi tritarla e infine unirla a dell’olio d’oliva per ricavarne un impacco benefico per la tua pelle.

Il topinambur ha numerose proprietà benefiche sull’organismo umano, infatti possiede moltissimi sali minerali come calcio, ferro, zinco e magnesio, solo per citarne alcuni.

Inoltre, il topinambur è un alleato di chi presenta un’intolleranza al glutine, in quanto non ne contiene e proprio per questo viene suggerito ai celiaci.

Ma attenzione! Il topinambur non è solo indicato per chi è intollerante al glutine, bensì anche per i diabetici. In effetti, esso permette di tenere sotto controllo la glicemia dopo i pasti, evitandone l’innalzamento, siccome gran parte di questo tubero rimane nello stomaco e nell’intestino senza essere assorbito. Rimanendo nel tratto finale dell’intestino, il topinambur diventa un nutrimento per i batteri buoni e invece fa allontanare quelli cattivi.

In questo modo aiuta anche a sentirsi sazi oltre che a stimolare la produzione della flora battericaintestinale. Per cui, nel caso in cui avessi problemi intestinali che possono essere anche ricondotti ad una cattiva digestione, puoi considerare il topinambur come un tuo sostenitore.

Essendo una grande fonte di potassio, il topinambur è utile anche per regolare la frequenza del battito cardiaco e la pressione del sangue, alleggerendo il sistema circolatorio grazie alla vasodilatazione che permette di innescare un flusso sanguigno maggiore.


Topinambur: curiosità

Il topinambur ha diversi nomi, tra cui rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme e tartufo di canna. Le sue origini rimandano all’America settentrionale, in particolare alla costa est. In passato, i nativi indiani d’America chiamavano il topinambur “radice del sole”.

Probabilmente il suo nome rimanda al sole a causa dei suoi fiori gialli che richiamano i girasoli (infatti arrivano anche fino a 3 metri di altezza), in antichità usati come ornamento. Per quanto riguarda la sua commestibilità, essa invece fu scoperta solo nel XVI secolo.

L’esportazione verso il continente europeo avvenne agli inizi del 1600, quando un esploratore francese chiamato Samuel de Champlain, scoprì questi tuberi in America del Nord ed essendone incuriosito per la loro somiglianza con i già ben conosciuti carciofi, decise di riportarli con sé in Francia. Infatti, fu proprio nell’Esagono, e successivamente in Europa, che il topinambur riscosse un grande successo, ma fu poi soppiantato dall’arrivo della patata che si diffuse in maniera più veloce tra la popolazione dell’epoca.


Topinambur: ricette

Il topinambur è un tubero molto versatile. Può essere usato per delle ricette elaborate, ma anche per delle ricette più veloci. Puoi decidere di cuocerlo oppure di usarlo crudo in insalate e piatti freddi a tua scelta.

In ogni caso, se la buccia del topinambur risulta essere abbastanza sottile, potrai semplicemente lavarla con cura e spazzolarla senza doverla togliere. Invece, nel caso in cui fosse più spessa, usa un coltello e fai attenzione perché, proprio come i carciofi, il topinambur restituisce sulle mani un colore scuro quando viene maneggiato. Ti consigliamo quindi di utilizzare dei guanti per sbucciarlo, e successivamente di immergerlo in acqua e limone per evitare che si annerisca.

Il topinambur è squisito se cucinato come un purè o una vellutata, magari accompagnata da funghi o diversi ortaggi che più preferisci! Se ami restare leggero, puoi bollire, cuocere a vapore o al forno il topinambur. Ma se gradisci quel gusto in più e vuoi comunque mangiare qualcosa di sano e delicato, ti consigliamo di friggere o passare in una padella ben oliata il topinambur.

Il condimento che più si sposa bene con il topinambur è costituito da sale, olio, limone, ma anche aglio o peperoncino se preferisci i gusti più decisi e incisivi. Anche un mix di spezie a tuo piacimento potrà insaporire questo tubero, per cui sentiti libero di sperimentare con diversi sapori. Noi ti consigliamo di passarlo in padella con cipolla e rosmarino, sempre che la tua dolce metà o i tuoi conviventi approvino il particolare aroma sprigionato!


Caratteristiche tecniche Topinambur

Il topinambur è una pianta erbacea perenne di cui la parte pregiata ed edule è la radice. I tuberi sono di forma irregolare e bitorzoluta, hanno una buccia rigida e consistente di colore marroncino-giallastra. ... all'esterno il topinambur si presenta con un lungo fusto, che può arrivare anche a 3 metri di altezza.

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