Fuoco della prateria
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Fuoco della prateria

17 PEP.FUOCOV14
Non disponibile
5,40 € Tasse incluse

Pianta di Peperoncino venduta in Vaso 14. Riconosciuto per la nota piccantezza e per la bellezza della pianta.

 

Nome Scientifico: Capsicum frutescens

Il peperoncino Fuoco della prateria, appartenente alla specie Capsicum chinense, è una pianta molto compatta dalle foglie piccole adatta sia per colture in vaso che per bordure. Produce un numero elevato di piccoli frutti conici, a portamento eretto, lunghi 2-3 cm con colori variabili che vanno dal verde al giallo, all’arancio, al rosso, al viola a seconda dello stadio di maturazione.

Negli Stati Uniti la pianta di peperoncino Fuoco della prateria riscuote gran successo: i suoi frutti sono la base di moltissime salse apprezzate per enfatizzare il gusto di secondi piatti proteici, hamburger, contorni a base di verdure e patate. In effetti i frutti oltre che essere belli e ornamentali, lasciano in bocca quel giusto punto di piccantezza senza "incendiarla". Il loro grado di piccantezza, infatti, è di circa 50.000 unità Scoville, un valore medio-piccolo che delinea una media piccantezza e che accaparra palati promiscui, né troppo delicati né troppo resistenti.


Come si coltiva il peperoncino fuoco della prateria?

Il peperoncino Fuoco della prateria è una pianta che anche numerosi coltivatori italiani hanno imparato a coltivare. Con una temperatura attorno ai 17-23°, il fuoco della prateria riesce a sopportare senza fatica i climi mediterranei miti e ventilati, l’importante è, per il suo buon raccolto, che venga assestato in zone di luce diretta del sole per molte ore al giorno. Sarà proprio la luce solare in abbondanza a regalare alla piantina una crescita rigogliosa e un bel mix di colori a foglie e frutti.

Il Fuoco della prateria comunque fa parte di una cultivar poco indulgente e in questo senso non lascia ampi margini di manovra: esige un terreno ricco di microelementi e di nutrienti per poter crescere al meglio e produrre molti frutti, deve avere una consistenza morbida e allo stesso tempo compatta che non vada a compromettere lo spuntare e il moltiplicarsi delle sue tenere radici.
Allorché si avessero dubbi sui requisiti tecnici della zolla di terra a disposizione, meglio passare direttamente alla coltivazione in vaso dopo essersi procurati un bel saccone di terriccio buono.
Il trapianto va eseguito in un intervallo di tempo cha comincia in aprile e si conclude a grandi linee per la metà del mese di luglio dentro un recipiente dalle dimensioni proporzionate (circa 14 15 cm).
Se l’obiettivo finale è sorprendere, bisognerà tenere in considerazione inoltre che all’apposito terriccio andranno aggiunti fertilizzanti naturali biologici specifici, in primis quelli ricchi di fosforo, potassio ed azoto.
Oltre a questi tre ultimi elementi che contribuiranno ad irrobustire fusto, foglie e frutti serviranno anche due minerali molto importanti, il ferro e il magnesio i quali, da bravi tonificanti, vivacizzeranno moltissimo l’aspetto cromatico delle foglie e dei peperoncini. Infine, il boro, lo zinco e l’alluminio: sono microelementi che estenderanno ulteriormente la robustezza degli steli delle piantine.

Ricordiamo a tal proposito che il concime va miscelato al terreno ma non deve entrare in contatto col fusto della piantina poiché potrebbe corroderlo.


Fuoco della prateria coltivazione: acqua e irrigazione

Il peperoncino Fuoco della Prateria è una pianta che chiama acqua e, quando la richiede, preferirebbe averla di primo mattino o in tarda serata cioè al momento in cui non riceve luce diretta del sole.
L’ideale comunque è innaffiare la pianta tutti i giorni, un po’ per volta e in abbondanza. Stando attenti a che non si creino ristagni in superficie, il substrato deve essere costantemente umido. Finché il terriccio drena occorre continuare a dargli acqua; non appena si inizia ad osservare il rallentamento dell’assorbimento, l’irrigazione va interrotta. Controlliamo quindi sempre la reazione del terreno e non indugiamo!

Per chi volesse gustarsi peperoncini un attimino più piccanti può anche decidere di non innaffiarla nei due o tre giorni precedenti la raccolta ma occhio: il Fuoco della prateria non perdona, vuole essere quasi una sorta di “primo amore”. Se la scegli, devi mostrarle attenzione anche quando stabilisci di interrompere temporaneamente l’irrigazione perché reclama di essere mantenuta in vita.
E tuttavia, anche per i neofiti dell’orto e del giardinaggio il peperoncino Fuoco della prateria, grazie alla sua robustezza e solidità, risulta una pianta abbastanza facile da crescere.


 

Caratteristiche tecniche Fuoco della prateria

Pianta originaria degli Stati Uniti molto compatta dalle foglie piccole adatta per colture in vaso e bordure, precoce messa frutto, produce moltissimi frutti conici  a portamento eretto lunghi circa 2-3cm dal colore che vira dal verde al giallo, all’arancio, al rosso, al viola a seconda dello stadio di maturazione. I frutti oltre ad essere molto ornamentali sono commestibili e dotati di buona piccantezza.

Posizione
Sole
Altezza
50 cm
Periodo di Maturazione
Estate/Autunno
Grado di Piccantezza
2 su 10

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