Scalogno

Scalogno

formato piantina9 piantina/e, in Vaschetta

disponibilitaTrapiantabile dal 01/02 al 30/06

Dispo: ottima
Acquista quanto vuoi, la spedizione costa sempre 8 Euro!

Prezzo 3.74 iva inclusa

Quantità Vaschetta

Lo scalogno è una pianta della famiglia Amaryllidaceae. É affine alla cipolla, di cui è considerato una varietà, con la quale ha in comune molte caratteristiche e similitudini di utilizzo.
Le guaine esterne che ricoprono i bulbi dello scalogno possono essere di vari colori, a seconda della varietà: verde violaceo, rosso, rosso-bruno, rosso rosaceo, viola, giallo, grigio e bianco.
La pianta di scalogno può essere coltivata sia in orto che in vaso, basta solo darle ciò di cui necessita per permetterle una crescita uniforme.


Differenza tra cipolla e scalogno

La prima differenza che salta all'occhio è la dimensione, generalmente più piccola di quella della cipolla; infatti una volta pelato non supera i 4-5 centimetri.
Cipolla e scalogno sono ottimi ingredienti utilizzati in gran parte per preparare le basi di differenti piatti, tra cui risotti e secondi di carne o di pesce.

La differenza più importante, soprattutto per gli chef, che fa loro prediligere l'impiego dello scalogno, è il sapore più delicato di quello della cipolla. Al contempo però lo scalogno è più aromatico, con alcune punte d'aglio, rappresentando il connubio perfetto di sapori per la cucina.
Cipolla e aglio sono famosi per il loro gusto pungente, mentre lo scalogno non appesantisce l'alito, anche se utilizzato in maggiori quantità.
 

Come coltivare lo scalogno in orto e in vaso

A differenza dei suoi simili, la pianta dello scalogno non fa fiori, per cui si devono piantare i bulbi, preferibilmente quando le temperature esterne si aggirano tra gli 8 e i 10 gradi centigradi, dunque con l'inizio della primavera sarebbe il periodo migliore. Con l'arrivo della stagione calda lo scalogno troverà le temperature ideali per svilupparsi, comprese tra i 15 e i 25°C. É possibile però piantare lo scalogno anche in autunno oltre che in primavera.

La coltivazione non richiede delle attenzioni particolari, l'unica accortezza è che per avere un prodotto di eccellenza occorre far passare alcuni anni prima di seminarlo nello stesso terreno.
La pianta si adatta bene in terreni ricchi di sostanze organiche, soleggiati, ventilati e ben drenati, meglio evitare quelli argillosi e compatti. Lo scalogno, come molte altre piante, non ama i ristagni idrici, è bene dunque annaffiare, anche quotidianamente, ma senza esagerare.

Nell'orto ogni bulbillo di scalogno va interrato a pochi centimetri dalla superficie del terreno, indicativamente 2 o 3 cm, con una distanza di 10-15 centimetri tra un bulbillo e l'altro. Se lo spazio a disposizione te lo permette, la distanza tra le varie file di scalogno dovrebbe essere tra i 40 e i 55 centimetri.
Una volta avviata la coltivazione dello scalogno potete procedere con la permacultura (agricoltura permanente), scegliendo per utilizzo alimentare i bulbi di scalogno più grandi e ripiantando quelli più piccoli.

Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, per favorire la crescita della pianta è meglio non piantare troppi bulbi in un unico vaso. Meglio lasciare almeno 10 cm tra una piantina e l'altra, regolandosi con le dimensione del recipiente.
Per la scelta del terriccio, così come nell'orto, è opportuno che sia fertile e ben drenato, concimato con compost casalingo.
La pianta deve essere disposta in un luogo ben illuminato, evitando però il sole diretto nelle ore più calde.

La raccolta dello scalogno avviene dopo circa quattro mesi dall'inizio della coltivazione, quando le foglie della pianta cominciano ad ingiallire.
Il periodo migliore per la raccolta sarebbe giugno-luglio, ma tutto dipende da quando è stato piantato.


Lo scalogno in cucina

Come è già stato detto, lo scalogno, una volta cotto, risulta essere molto più digeribile rispetto alla cipolla o all'aglio e non lascia l'alito cattivo.
Oggi si utilizza per la maggiore sminuzzato in fette sottili, si può mangiare anche crudo nelle insalate, e intero caramellato.
Lo scalogno tritato viene impiegato molto nel soffritto, insieme a carota e sedano, come base per molti piatti, come il risotto, ma anche per la preparazione di ragù, zuppe, torte salate, ripieni e farciture.
Lo scalogno caramellato è ideale in accompagnamento a carni grigliate, stufati, brasati, lessi, arrosti, ma anche piatti di pesce.

Insomma, lo scalogno è un jolly e si impiega per insaporire e aromatizzare tantissimi piatti!


Caratteristiche tecniche Scalogno

trapianto: autunno o primavera (da ottobre a dicembre)
sesti d'impianto: 20-30 cm tra le file, 12-15 cm sulla fila
raccolta: giugno- luglio
curiosità: lo scalogno è un'alimento apprezzato in diverse ricette sia della cucina tradizionale sia in quella raffinata, per il suo sapore aromatico e delicato.
Lo scalogno va preferibilmente conservato fuori dal frigorifero, in un ambiente buio fresco e asciutto, in queste condizioni si mantiene anche per un mese.

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