Mirto

Mirto

formato piantina1 piantina/e, in Vaso Ø 14 cm

disponibilitaTrapiantabile dal 01/03 al 31/07

Dispo: prenotabile
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Prezzo 4.90 iva inclusa

Quantità Vaso Ø 14 cm

La piantina di mirto è una specie spontanea tipica della macchia mediterranea. Appartiene alla famiglia delle Myrtaceae e vanta un’antichissima tradizione popolare, che affonda le sue radici addirittura nella mitologia dei popoli classici. Il nome viene dalla mitologia greca: Myrsìne era il nome di una ragazza trasformata in un cespuglio di mirto dalla dea Atena perché, in una competizione sportiva, aveva battuto uno sfidante maschio.

In Italia il mirto è diffuso soprattutto nelle zone costiere del Sud e delle Isole. La Sardegna è la regione in cui è più presente e dove le bacche vengono usate per produrre il famoso liquore di mirto. Gli usi, avendo la pianta numerose proprietà officinali e aromatiche, non si limitano però alla sola produzione del liquore.


Mirto, come coltivarlo in orto

Il mirto cresce facilmente in zone dal clima temperato, non teme la siccità e anzi ama le alte temperature e l’umidità che caratterizzano il clima mediterraneo. Preferisce la piena esposizione al sole ed è capace di resistere alle basse temperature, fino ai 5 gradi centigradi se è in un luogo sufficientemente protetto dalle intemperie. Il terreno ideale per la coltivazione è quello ben drenato con PH neutro o leggermente acido.

Per piantare la nostra pianta di mirto nell’orto per prima cosa dovremo lavorare la terra per almeno mezzo metro in profondità per evitare la formazione di zolle dure che potrebbero ostacolare lo sviluppo delle radici. Il terreno dovrà essere umido ma drenato per evitare che si formino ristagni d’acqua che farebbero male alla pianta.

La messa a dimora va effettuata in autunno, tra settembre e ottobre, o in primavera, tra marzo e aprile. Nonostante la pianta non richieda una concimazione particolare per essere ricca di bacche si possono utilizzare concimi liquidi a base di azoto e potassio nei mesi che precedono la messa a dimora.

Naturalmente, sebbene il mirto sopporti bene la siccità, vanno comunque fatte delle irrigazioni abbastanza regolari, soprattutto in estate per aiutare le bacche a crescere in maniera ottimale.


Mirto, come eseguire la coltivazione in vaso

Per coltivare il mirto in un vaso serve un contenitore molto ampio, almeno 40 centimetri, per evitare che le estese radici del mirto soffrano l’assenza di spazio sufficiente al loro sviluppo. Riempiamo il vaso con del terriccio universale, magari arricchendolo con del compost domestico e alla base ci va uno strato di argilla espansa utile ad evitare i ristagni d’acqua. La pianta di mirto va innaffiata regolarmente lasciando asciugare la terra fra un’irrigazione e l’altra.

Nel momento in cui le dimensioni del vaso originale si dimostrassero troppo piccole, meglio procedere con l’operazione di rinvaso, che di norma va fatta alla fine dell’inverno o in alternativa all’inizio dell’autunno.

Come per la coltivazione in orto, è bene scegliere un punto dove la pianta possa ricevere l’esposizione diretta al sole.


Mirto come prendersene cura

Il mirto è una pianta che resiste bene ai parassiti e difficilmente viene attaccata dalla cocciniglia o altri afidi.

Le malattie si combattono con adeguate strategie preventive (un corretto apporto di acqua e concime) e con l’uso di specifici anticrittogamici in caso di infestazione avanzata e conclamata.

La maggior parte dei problemi con questa pianta sono causati da cure improprie, le malattie del mirto si manifestano più spesso nell'essiccazione e nelle foglie che cadono, meno spesso nella comparsa di macchie. Se le foglie di mirto diventano nere o le estremità dei germogli, questo è causato da un'annaffiatura eccessiva. Lo stesso vale se le foglie ingialliscono.


Mirto, le proprietà e gli usi in cucina

Il mirto è una pianta aromatica che presenta svariate proprietà officinali. Possiede proprietà balsamiche, astringenti, antinfiammatorie e antisettiche. Gli estratti vengono usati per alleviare disturbi all’apparato digerente e respiratorio. Le foglie ed i fiori sono utilizzati per preparare una lozione da applicare sulla pelle.

Dalle bacche, come abbiamo detto all’inizio, si estrae l’omonimo liquore, molto diffuso in Sardegna. Oltre al liquore abbiamo anche la marmellata di mirto, ottima da sola ma usata anche in molti dolci tipici sardi. È scura, densa, profumata e ricca di sapore. E restando sempre in Sardegna non si può non citare il mitico porceddu, arrostito utilizzando un misto di ginepro, mirto, alloro e legno d'ulivo, e servito proprio su rami di mirto!

 


Caratteristiche tecniche Mirto

È un arbusto sempreverde che raggiunge facilmente l'altezza di 2 metri; vive in climi miti e sopporta bene la siccità, ama posizioni soleggiati e arieggiate. Le foglie e le bacche essicate vengono usate per insaporire carni, pesce e salumi. Con le foglie di Mirto si preparono infusi per detergere la pelle e per rinforzare il cuoi capelluto.

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