Cetriolo

Cetriolo

formato piantina4 piantina/e, in Vaschetta

disponibilitaTrapiantabile dal 01/03 al 30/09

Dispo: ottima
Acquista quanto vuoi, la spedizione costa sempre 8 Euro!

Prezzo 3.74 iva inclusa

Quantità Vaschetta

Il cetriolo è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, originario dell'India. É l'ortaggio perfetto per rinfrescarsi in estate, combattere la disidratazione, ritrovare le energie e mantenere la linea.

Si tratta di una tipologia di verdura altamente benefica e consigliata dai nutrizionisti per sgonfiarsi e perdere peso: le calorie dei cetrioli sono irrisorie, appena 12 kcal per 100 grammi. E se questo non ti basta, sappi che il cetriolo contiene sostanze benefiche per la salute di tutto l'organismo. Scopri come coltivarlo in orto o in vaso sul balcone o in terrazza. É un ortaggio che nella tua produzione casalinga non deve assolutamente mancare!


Cetrioli, come coltivarli nell’orto

Coltivare cetrioli è una pratica che richiede una certa cura e attenzione. Nell' orto le file andrebbero a 1 m di distanza, con 50 centimetri tra ogni pianta lungo la riga. Inoltre, il cetriolo è un ortaggio che ha bisogno di temperature almeno al di sopra dei 10°C per stare bene. La temperatura ideale si aggira attorno ai 24-27°C.

Il cetriolo richiede abbondanti irrigazioni senza le quali potrà dare frutti estremamente amari e di proporzioni più piccole. Annaffiature frequenti e nella corretta quantità assicureranno al terreno un grado di umidità ottimale. Tieni conto che ogni piantina richiede fino a 3 litri di acqua al giorno.

Altro fattore da tenere in considerazione è la necessità di luce solare. Solo con un’ottimale esposizione di tutta la pianta avrai uno sviluppo soddisfacente, oltre che frutti apprezzabili.

Un’altra pratica necessaria nella coltivazione dei cetrioli è la pacciamatura, perché separa i frutti dal contatto diretto col suolo e aiuta a ostacolare la proliferazione delle piante infestanti. Molto importanti nella coltivazione di questo ortaggio sono i tutori, reti di plastica o paletti, l’importante è che siano alti almeno 1 metro. I tutori garantiranno lo sviluppo più regolare del cetriolo.

Per la coltivazione del cetriolo servono abbondanti concimazioni di tipo organico. La pianta del cetriolo è inoltre particolarmente ghiotta di fosforo.
Per assicurare una buona crescita è necessaria la cimatura che stimola l’emissione dei getti laterali dove sono presenti in quantità assai più elevata i fiori femminili. Una volta ottenuta l’emissione del quinto nodo, sarà possibile cimare sopra la quarta foglia per fare in modo che sulle ascelle delle foglie stesse si creino i getti laterali dai quali sbocceranno i primi fiori femminili.
La raccolta del cetriolo si effettua dopo circa 3 mesi dalla semina e può durare fino a 2 mesi. Il frutto deve avere un bel colore verde.


Cetrioli, coltivazione in vaso


Per crescere e prosperare, come abbiamo già detto, le piantine hanno bisogno di un clima caldo e umido e di un’abbondante irrigazione. Per la coltivazione in vaso sarà meglio optare per varietà che potrete consumare a crudo o conservare sottaceto. Procurati dei vasi di almeno 20-30 centimetri di diametro, uno per piantina e meglio se di terracotta. Li potrai sistemare in balcone o vicino ad una finestra in pieno sole.

Il terreno di coltura deve essere di buona qualità, ben drenato e leggermente acido, meglio se mixato o a un po’ di torba di sfagno, perlite e compost. Nella preparazione del vaso, ricorda di sistemare alla base un po’ di argilla o ghiaia per favorire il drenaggio dell’acqua ed evitare marciumi. Nonostante i cetrioli necessitino di irrigazioni frequenti e abbondanti (effettuate di mattina presto e sera), infatti, le loro radici potrebbero essere danneggiate dagli eccessi d’acqua. Una volta preparato il terreno di coltura, realizza una buca e metti la tua piantina di cetriolo.

Quando le piantine avranno raggiunto un’altezza di circa 25 cm inizierai a vedere i primi fiori schiudersi. Questo non significa che dopo i fiori arriveranno automaticamente i frutti. Se dovessi vedere tanti fiori ma nessun frutto, allora puoi procedere all’impollinazione manuale, semplicemente toccando con un pennello gli stami dei fiori maschili e quelli dei fiori femminili. Distinguerli non è complicato. I fiori maschili sono grandi e hanno uno stelo nudo; quelli femminili sono più piccoli e si caratterizzano per un rigonfiamento alla base.

Se tutto è stato fatto bene e l’impollinazione è avvenuta, il raccolto dei cetrioli dovrebbe avvenire dopo due mesi dalla semina. Raccogli i cetrioli tagliandoli alla base, senza strapparli via, in modo da non danneggiare la pianta.


Cetrioli, le malattie da combattere

Ecco un elenco delle malattie con cui può capitare di avere a che fare con la coltivazione dei cetrioli. La Sclerotine è una malattia che colpisce di solito la base del fusto ed i cetrioli stessi. Si crea un marciume corredato di muffa bianca feltrosa con dei piccoli sclerozi scuri. La sterilizzazione del terreno è l’unica prevenzione. Si combatte con trattamenti a base di iprodione; La Didimella, che si palesa anch’essa con il marciume questa volta sulle foglie. Il primo colpevole di questa infezione è il ristagno idrico.

Abbiamo poi la Tracheomicosi, un fungo il cui primo sintomo e l’ingiallimento diffuso ed è molto difficile da combattere. Tra i funghi che colpiscono maggiormente il cetriolo c’è anche la Peronospora delle cucurbitacee. Appaiono aree decolorate ed irregolari sulle foglie nella pagina superiore in corrispondenza di muffa grigia in quella inferiore. Se l’infezione è molto grave, la pianta rischia il disseccamento. Va combattuta con prodotti specifici.


Caratteristiche tecniche Cetriolo

trapianto:a marzo in serra, da aprile a luglio all'aperto
sesti d'impianto: 50 cm sia tra una pianta e l'altra che tra file
posizione: in pieno sole e su terreni dotati di buona fertilità
altezza della pianta: raggiunge un'altezza di 1.5 metri
raccolta: da maggio ad ottobre, generalmente i primi frutti si raccolgono 30 giorni dopo il trapianto
curiosità: il cetriolo irrigato con regolarità produce frutti più serbevoli. La mancanza di acqua e periodo siccitosi facilita infatti la produzione di frutti amari

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