Incomincia ad essiccare e fai un secondo giro: ecco i principali metodi e consigli

Le piante aromatiche si chiamano così perché contengono sostanze di odore gradevole, gli aromi, ricchi di oli essenziali.

Da sempre le erbe aromatiche sono state utilizzate per insaporire e condire le pietanze: ogni dispensa ne è provvista e tutt'oggi le usiamo per aromatizzare tantissimi piatti, estivi o invernali che siano.

Molte persone decidono di coltivare personalmente le erbe aromatiche nell'orto, se provviste di giardino, oppure in vaso sul balcone. Putroppo però non tutte le piante aromatiche sono perenni e la maggior parte di esse smette di produrre foglie nei mesi invernali.

Inoltre, una volta raccolte, le piante aromatiche deperiscono molto rapidamente, in pochi giorni. Sarebbe molto comodo poterne usufruire in tutte le stagioni dell'anno.

Cosa si può fare in questo caso? Essiccarle!
 

Essiccare le erbe aromatiche: qualche consiglio utile sul procedimento da seguire

Innanzitutto è importante che sia chiaro il significato di "essiccazione": è quel processo che priva le erbe della maggior parte dell'acqua contenuta al loro interno.

È un processo naturale che richiede semplicemente un luogo asciutto e ventilato, ma può essere anche accelerato dal calore, prestando le giuste attenzioni.

Per prima cosa consigliamo di raccogliere le erbe al mattino. In questo modo mantengono un maggior contenuto di olii essenziali e avranno un maggiore profumo una volta seccate.

Inoltre è molto importante che le piante vengano raccolte prima della loro fioritura, quando cioè la concentrazione dei principi attivi è superiore. 

Altro tipo da non sottovalutare è la conservazione delle spezie una volta che sono state essiccate: è necessario riporle in barattoli di vetro con tappo a vite ed evitare luoghi umidi o troppo esposti alla luce del sole per conservarle.
 

Incomincia ad essiccare: ecco quali sono le principali erbe aromatiche

Per iniziare ad essiccare le piante aromatiche, bisogna prima capire quali si prestano meglio a questa tipologia di procedimento.

Non tutte le erbe aromatiche infatti si comportano allo stesso modo durante l'essiccazione: alcune mantengono il profumo ed il colore inalterati, mentre altre ingrigiscono e perdono anche le loro qualità organolettiche.

Il rosmarino ad esempio mantiene quasi interamente tutte le sue qualità, sia l'estetica che il profumo. Nonostante sia sempreverde, essiccarlo può tornare molto utile.

Così come il rosmarino, anche timo, alloro e salvia resistono molto bene al processo, ma anche origano e maggiorana si prestano con ottimi risultati all'essiccazione.

C'è poi l'erba cipollina che nonostante perda la sua consistenza e il suo colore verde brillante, mantiene inalterato il sapore inconfondibile di cipolla e risulta ottima per molte preparazioni culinarie.

Come anticipato precedentemente, purtroppo alcune erbe aromatiche perdono quasi tutte le loro proprietà se sottoposte all'essiccazione: tra queste troviamo sicuramente il prezzemolo, la menta, l'aneto e anche il basilico.

Tutte queste piante danno il loro meglio fresche piuttosto che secche. Per quanto riguarda il basilico, per poterlo utilizzare anche nei mesi invernali, un'ottima soluzione può essere quella di conservarlo in freezer.
 

Come essiccare le aromatiche: all'aria aperta, in forno o con l'essiccatore

Il principale metodo di essiccazione delle erbe aromatiche è quello di essiccarle all'aria aperta. Tra tutti questo è sicuramente il più semplice e diffuso, ed è del tutto naturale.

Quando si raccolgono le erbe, si possono tagliare i rametti e legarli insieme andando a creare dei piccoli mazzetti che vanno poi appesi a testa in giù.

Se invece durante la raccolta si staccano solo le foglie, basta sistemarle su una grata o su una rete, l'importante è che sia a maglia fitta: l'aria in questo modo riesce a passare e a portare via l'umidità dalle foglioline.

Non c'è un tempo definito per l'essiccazione, dipende da molti fattori.

Si possono tenere le erbe sia all'esterno che all'interno, l'importante è che il luogo sia ventilato e non umido, preferibilmente non esposto alla luce diretta del sole. L'ideale sarebbe sotto ad un portico, ma si può fare anche in casa, arieggiando però molto spesso il locale.

Un altro metodo di essiccazione è in forno, con la tempertatura più bassa possibile. Per questa tecnica è necessario distribuire uniformemente le erbe su una teglia, e durante il processo occorre controllarle e girarle spesso.

Importante: l'anta del forno va lasciata sempre leggermente aperta, così da permettere al vapore acqueo di uscire.

Alcuni essiccano le erbe aromatiche con il forno a microonde, ma è sconsigliata come tecnica poiché la qualità del risultato è nettamente inferiore a quella dei metodi precedenti.

Infine un'altra tecnica molto diffusa per essiccare le piante aromatiche è l'essiccatore, una vera e propria macchina appositamente creata.

Con questo metodo, la temperatura è sempre controllata e il flusso è orizzontale ed uniforme. Non cuoce le spezie, ma aiuta la ventilazione.

I tempi sono maggiori rispetto all'essiccazione in forno, ma minori di quella all'aria. È senza dubbio il metodo migliore, che dà risultati di ottima qualità.

Ecco qui dunque qualche consiglio che può tornare utile se si decide di essiccare le proprie piante aromatiche per poterle usare durante tutto l'anno o per fare un regalo genuino ed originale.

Non bisogna necessariamente farlo solo una volta, ma si possono fare più giri di essiccazione, anche a distanza ravvicinata!