Melanzane: come combattere malattie e parassiti?

del 20/03/2018

Coltivare le melanzane nell’orto è un ottimo modo per consumarle fresche e deliziose, cosa che non può accadere se le acquistate al supermercato. Vi avevamo già raccontato come in questa guida e dato qualche suggerimento per coltivare le melanzane nel vostro orto. Ora vogliamo soffermarci su un fenomeno diffuso tra queste colture così amate: le malattie che colpiscono la pianta: come difendersi? Come prevenirle in maniera naturale? E come intervenire al meglio, in maniera non troppo invasiva? Ecco i nostri consigli per approciarsi alle melanzane: coltivazione e malattie da combattere.

Melanzane: coltivazione e malattie.

Quali sono i principali parassiti, le malattie e le principali avversità che colpiscono la coltivazione delle melanzane?

Le piantine di melanzane, come tante altre piante orticole, corre il rischio di incappare in diverse avversità: batteri, funghi o insetti parassiti.

Tra le malattie causate dai batteri, quelle più frequenti nel caso delle diverse varietà di melanzane sono la maculatura, che si riconosce per delle macchie nere che compaiono su foglie e fusti, il cosiddetto cancro batterico, che alle macchie nere su fusto e gambo della pianta aggiunge anche il marciume.

Queste malattie si prevengono con la cura e la delicatezza: evitate sempre, quando le maneggiate, di danneggiare le vostre piantine, e al momento dell’irrigazione non bagnate foglie e fusto, evitando sempre i ristagni d’acqua. È bene, infatti, sempre cercare di prevenire il danno: questo poiché si tratta di malattie che si curano solo parzialmente, con degli appositi prodotti da irrorare sulla pianta. Se alcune delle vostre piantine dovessero risultare troppo danneggiate, eliminatele perché non nuocciano anche alle altre circostanti.

Le malattie fungine che colpiscono la melanzana sono, solitamente: l’oidio o mal bianco, la muffa grigia, la peronospora, il Pythium e la rizoctonia. Sono tutte causate dall’irrigazione eccessiva sulle foglie: anche in questo caso la prevenzione è importante. Innaffiate con parsimonia e attenzione solo la terra intorno alle piantine, e considerate un trattamento con un prodotto antifungino in caso di intensa pioggia.

Più nello specifico: la muffa grigia si riconosce dal rammollimento e appassimento dei piccioli e dalla tipica muffa o “peluria” grigiastra o chiara, nelle zone più tenere della pianta che poi rischiano di marcire. Nei casi più avanzati, anche i frutti di melanzana si ricoprono di muffa.

Il mal bianco (o oidio) colpisce tutte le parti apicali della pianta: foglie, germogli, frutti di melanzana. Una patina bianca polverosa le ricopre, facendole poi seccare. I frutti colpiti sviluppano male e sono indigesti!

La peronospora, che già conosciamo per via di altre piante che ne vengono colpite, provoca un ingiallimento delle foglie, per poi estendersi e causare il rinsecchimento e la caduta. Sui frutti, la buccia diventa scura e il frutto molle e immangiabile. La pianta purtroppo ne soffre molto e può morirne. Il Pythium è un marciume radicale, che si riconosce dall’esterno quando appare una muffa chiara sul colletto della pianta. Anche la rizoctonia colpisce le radici, senza risparmiare parti come il colletto e i germogli: anche in questo caso vedrete comparire delle macchie nere.

In generale, anche in caso di malattie fungine, è il caso di eliminare al più presto le parti già colpite e di irrorare le parti sane della pianta con prodotti adatti per arginarne tempestivamente ogni sviluppo.

Altra avversità, come abbiamo detto, sono i parassiti: non solo insetti: è bene stare attenti a topi e lumache! Gli insetti più comuni da cui guardarsi sono gli afidi, che mangiano la linfa vitale della pianta e favoriscono lo sviluppo del fungo detto “fumaggine” e trasmettono virus da una pianta all’altra!

Occhio anche alla dorifora, un coleottero ovale e di colore chiaro, ma che da larve (le più nocive per la pianta di melanzane) si presentano color arancio-rosso e divorano la piantina intera. La mosca bianca attacca le parti inferiori delle foglie, succhiando linfa e contagiando malattie tra le piantine; mentre le nottue, ovvero i bruchi delle farfalle, mangiano i lembi delle foglie lasciando i caratteristici buchi che indeboliscono il vegetale. Attenzione, infine, ai piccolissimi trifidi e alle larve di falena, che attaccano anche i pomodori.

Malattie e avversità: come prevenirle e come difendersi?

Per tutte queste avversità, se il problema sarà ormai in stadio avanzato, saranno convenienti dei trattamenti: sempre senza esagerare, solo dove ve ne sia bisogno, preferibilmente nelle ore serali, e rispettando i tempi di carenza rispetto al raccolto dei frutti.

È poi possibile adottare strategie biologiche, che alterino ancor meno l’equilibrio naturale dell’orto.

Per gli afidi e altri parassiti che attaccano le melanzane consigliamo sempre l’infuso d’aglio e il macerato di ortica, da irrorare nelle ore più fresche sulle piante in maniera uniforme.

Anche l’olio di neem e altri prodotti naturali a base di azadiractina, un limonoide insetticida naturale, sarà utile, specie contro le larve di coleottero.

Lo zolfo in polvere e i trattamenti con il sapone di Marsiglia naturale terranno lontana la mosca bianca, mentre per oidio e peronospera del bicarbonato da alternare allo zolfo in polvere (sempre da applicare nelle ore serali e fresche!) nel primo caso, di trattamenti a base di rame e poltiglia bordolese nel secondo.

Come sarà ormai chiaro, la prevenzione è la parte fondamentale per contrastare le malattie della coltivazione della melanzana: una corretta preparazione del terreno prima del trapianto, lavorato in profondità prima del trapianto, per evitare zolle troppo dure in cui le radici non trovino spazio per svilupparsi a sufficienza.

Altro aspetto essenziale è quello delle rotazioni colturali: la melanzana è una solanacea e sfrutta particolarmente il terreno. Meglio evitare dunque di coltivarla dove abbiamo coltivato già i pomodori o un’altra solanacea l’anno prima. Dopo la sua coltivazione, poi, meglio evitare di trapiantare sia cavoli, sia, naturalmente, altre solanacee. Meglio scegliere lattughe o leguminose per far riposare il suolo!

Gli ultimi consigli per un’ottima coltivazione delle melanzane? Scegliete sempre il luogo più esposto al sole e, possibilmente, vicino a un muro a secco, e ricoprite il terreno di materiale plastico nero, per sfruttare bene il riverbero dei raggi solari. Se temete per la salute delle vostre melanzane, per questioni climatiche o di avversità, considerate di scegliere le varietà innestate, più robuste e resistenti alle malattie!

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