Anguria
Nome scentifico:Citrullus lanatus
In estate non c’è che l’imbarazzo della scelta tra numerosi tipi di frutta. Ma la regina dei mesi più caldi dell’anno è senza ombra di dubbio lei: l’anguria. Diffusa oggi in tutto il mondo, il frutto è originario dell'Africa, dove gli antichi Egizi lo coltivavano sulle rive nel Nilo già intorno al 2000 avanti Cristo. L'anguria sembrerebbe arrivata in Europa nell'ottavo secolo con l'invasione dei Mori, che la scoprirono durante il passaggio in Africa, lungo il percorso che li avrebbe poi portati alla conquista di Spagna e Portogallo. Naturalmente l’anguria è molto diffusa anche in Italia. Oggi, esistono angurie di svariati colori, misure e forme, con o senza semi. Scopri assieme a noi come si coltiva in orto o in vaso, quali sono sue proprietà e come prendertene cura.
Anguria, come si coltiva nell’orto
L’anguria, come già detto, è originaria dei climi caldi. Ha un seme che cresce bene se si hanno temperature attorno ai 30 gradi, per questo è un ortaggio tipicamente estivo e se il clima è un po’ rigido bisogna pensare a tunnel o pacciamatura con teli neri per scaldare meglio le piante. Una temperatura sotto i 14 gradi può fermarne e pregiudicarne il raccolto. Il terreno per coltivare l’anguria deve essere ricco e non arido, tendenzialmente acido. Si tratta di una coltivazione che richiede acqua e sostanze nutritive, ma dovrai sempre star bene attento a evitare i ristagni idrici che provocano marciumi alle radici.
Il trapianto delle piantine di anguria nell’orto non va eseguito prima di aprile. L’anguria beneficia molto dalla pacciamatura. Per quanto riguarda la potatura si può cimare la pianta di anguria andando a recidere il germoglio apicale per evitare lo sviluppo in larghezza. L’irrigazione è fondamentale, con la crescita della pianta serve una quantità maggiore di acqua perché le radici non sono molto profonde. Non irrigare invece poco prima della raccolta per non annacquare troppo il sapore della frutta.
Nelle fasi finali della crescita, ogni due o tre giorni, ruota l’anguria per farle prendere sole da tutti i lati.
Maturazione del frutto
Consigliamo di ruotare le angurie nelle ultime fasi di crescita ogni 2 o 3 giorni, per far prendere sole a tutti i lati. É importante farlo una volta a sinistra e una volta a destra, altrimenti si torce il picciolo e si stacca il frutto prima del tempo di raccolta. Un’altra pratica utile è rialzare il frutto con un’assicella in modo da non farlo poggiare diretto sul terreno.
Non è semplice però capire quando è il momento giusto per raccogliere le angurie in modo tale che siano zuccherine e succose. Un metodo è quello di osservare la maturazione della buccia che da rugosa si fa più liscia e “cerosa”. Infine, una curiosità: l’’anguria sta bene vicino a molte piante, ad esempio insalate, spinaci, cipolle e pomodori.
Anguria, come si coltiva in vaso
Ti potrà sembrare strano viste le sue notevoli dimensioni ma l’anguria se non hai spazio in giardino è un frutto che si può coltivare anche in vaso. È utile procurarsi un vaso in terracotta, piuttosto ampio (se tondo, di cinquanta centimetri di diametro, se rettangolare, lungo altrettanto). Da preferire la terracotta al posto della plastica, in quanto permette l'ossigenazione del terreno e delle radici. La dimensione del vaso per coltivare l’anguria è importante ma lo è ancora di più il tutore che affiancherai alla pianta. Il vaso dovrà essere posto nei pressi di una ringhiera abbastanza alta. Ancora meglio se associ il vaso con la pianta di anguria a un traliccio. Quando coltivi l’anguria in vaso dovrai fare in modo che questa possa svilupparsi in verticale. Allestisci un traliccio alto circa 120 cm. Il traliccio dovrà essere robusto e ben saldo perché dovrà resistere al vento e sostenere il peso dei frutti.
Veniamo ora al terreno, è importante che il terriccio sia preparato a dovere per ospitare le piante, esattamente come se le dovessi coltivare in pieno campo. Essenziale anche la presenza di argilla espansa sul fondo del vaso stesso, che permetterà in miglior reflusso dell'acqua. Una volta che il terriccio è pronto e fertilizzato, è sufficiente scavare una buca profonda ma no troppo per procedere al trapianto della piantina. Mantieni sempre il terreno umido, senza che la terra sia però inzuppata d'acqua. Lascia che la pianta si sviluppi fuori dal vaso, e concima il terriccio con del fertilizzante apposito una volta che nascerà il frutto.
Anguria, malattie e cure
Uno dei pericoli più grandi in cui può incappare la nostra anguria durante la coltivazione sono le infestazioni fungine come la peronospora. Un parassita di origine crittogamica che si diffonde grazie al ristagno generato da situazioni atmosferiche instabili o da terreni che non permettono il corretto flusso d’acqua.
Per proteggere la coltivazione da questo pericolo assicurati sempre che nel terreno non vi sia ristagno. Questo, unito all’utilizzo di prodotti naturali finalizzati al proteggere l’anguria, ti permetterà di tenere sotto stretto controllo l’insorgere di qualunque infestazione fungina.
Alcuni parassiti più insidiosi e pericolosi con cui si può venire a contatto durante la coltivazione sono gli afidi. Scoprire le infestazioni messe in atto da questi insetti non è difficile. I primi a saltare all’occhio sono gli esemplari dotati di ali, dopo di ché compaiono i primi esemplari privi di ali, grandi non più di due millimetri e dal colore rosso scuro. Combattere la proliferazione di questi insetti non è facile, vanno usati prodotti specifici anche di tipo chimico.
Anguria, le sue proprietà benefiche
L’anguria è un frutto favoloso, in estate mangiata fredda ti permetterà in pochi minuti di recuperare i sali minerali persi a causa della sudorazione. Questo è solo uno dei tanti benefici che arrivano da questo frutto composto per il 95 per cento di acqua, combinata con il licopene, antiossidante tipico del pomodoro, in grado di conferire alla polpa dell’anguria la colorazione rossa. L’anguria rinforza il sistema immunitario, ha proprietà antinfiammatorie, depura l’organismo, migliora l’aspetto della pelle e dei capelli, aiuta la circolazione e la solidità delle ossa. La polpa contiene inoltre vitamine A e C, potassio, fosforo e magnesio.
Caratteristiche tecniche Anguria
trapianto: a marzo in serra e da aprile a maggio in pieno campo.
sesto d'impianto: 1 m. tra le piante sulla fila e 2 m. tra le file.
posizione: predilige il clima temperato caldo, con sole pieno e acqua in abbondanza. Il terreno deve essere di medio impasto, sciolto, ricco di sostanza organica.
raccolta: da luglio a settembre. Matura a 70 gg. dal trapianto.
curiosità: varieta' di notevole vigore e rusticita' produce frutti di peso anche superiore ai 12 kg.
Potrebbe anche piacerti