Gelso bianco

Gelso bianco

formato piantina1 piantina/e, in Vaso lt. 1,5

disponibilitaTrapiantabile dal 01/10 al 30/05

Dispo: prenotabile
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Prezzo 7.50 iva inclusa

Quantità Vaso lt. 1,5

Il gelso bianco è una pianta che incarna bellezza e poesia come poche altre. Appartiene alla famiglia delle moracee e i suoi frutti sono molto succosi e dissetanti, di colore bianco. Il sapore è molto delicato e zuccherino.
I frutti del gelso bianco sono ricchi di proteine, vitamine A, B, C e svolgono azione antibatterica. I gelsi contengono anche un alto contenuto di ferro, cosa assai rara tra i frutti di bosco, e pochissime calorie. Il suo frutto inoltre ha effetti diuretici e lassativi e dunque, è ottimo per coloro che soffrono di stitichezza.
In cucina, il gelso è utilizzato per la preparazione di marmellate (ma sarebbe più corretto parlare di confetture), gelati, creme e yogurt ma può essere consumato appena colto dalla pianta.
Scopri assieme a noi tutte le sue proprietà, come si coltiva e come prendertene cura.


Gelso bianco: la sua storia

Il gelso bianco è originario della Cina. La sua storia è collegata a quella dell’allevamento del baco da seta.
L’imperatrice cinese Si Ling Chi, già nel 2.700 a.C., notò alcuni bruchi che mangiavano le foglie del gelso bianco, prima di tessere il loro bozzolo. Affascinata dalla lucentezza del filo prodotto, ideale per tessere il velo di un’imperatrice, ordinò che questi bachi venissero allevati.
Iniziò così l’allevamento del baco da seta, e con esso del gelso bianco, unica pianta in grado, con le sue foglie, di nutrire questi esigenti bruchi.
Quando in Europa, nel XV secolo, si scoprì il segreto della produzione della seta, venne introdotto sia il baco che il gelso bianco. Questi si diffusero rapidamente, specie nei paesi mediterranei. Dagli inizi del ‘900, con l’introduzione delle fibre sintetiche, molto più economiche, la bachicoltura perse di rilevanza economica e con essa anche la coltivazione del gelso bianco ebbe un inesorabile declino.


Gelso bianco: come si coltiva in giardino o nel frutteto

Considerato da sempre simbolo della sapienza, questo frutto di bosco si adatta a tutti i tipi di terreno. Per il trapianto della pianta andranno bene dunque anche terreni argillosi, sabbiosio poveri di sostanze organiche. Al momento del trapianto, aggiungi del letame maturo e del terriccio fine sul fertilizzante.
Il momento ideale in cui eseguire il trapianto va da ottobre ad aprile, evitando però i mesi di dicembre e gennaio.
Il gelso bianco è una pianta che resiste bene alle temperature basse e non teme le correnti: scegli pure una posizione soleggiata e ventilata, questo albero saprà bene come difendersi.
Il gelso bianco non necessita di particolari irrigazioni: il suo vantaggio è quello di avere un apparato radicale profondo. Tuttavia, nei periodi di siccità, assicuratevi che abbia la sua portata d'acqua con irrigazioni di sostegno.
A differenza del gelso nero, il gelso bianco è un albero più imponente, con grandi foglie. Cresce piuttosto liberamente e non sono necessarie, né particolarmente consigliate, le potature di produzione. Saranno sufficienti degli aggiustamenti in giovane età e la semplice potatura dei rami secchi o disordinati.


Gelso bianco: malattie e rimedi

Per quel che riguarda l’attacco di parassiti e malattie, gli unici problemi a cui un albero di gelso bianco può incorrere sono quelli dovuti alla cocciniglia o agli afidi delle piante. Per insetti parassiti e delle loro difesa biologica, basta utilizzare gli appositi prodotti di prevenzione.


Gelso bianco: le proprietà benefiche

Al gelso bianco sono attribuite numerose proprietà. Fra queste vanno sicuramente citate quelle antibatteriche, antiossidanti, astringenti, diaforetiche, diuretiche e ipotensive. Tuttavia, molto probabilmente, il gelso bianco deve la sua popolarità alle spiccate proprietà ipoglicemizzanti ad esso attribuite. Non a caso, in commercio sono reperibili diversi integratori alimentari a base di gelso bianco, che trovano impiego proprio come rimedio per il controllo del metabolismo degli zuccheri.


Gelso bianco: gli usi in cucina

Frutto di dimensioni piccole dalla forma globulosa o piriforme. La polpa della mora di gelso bianco è dolciastra con punte acidule già prima della maturazione. Contengono il 22% di zuccheri, e hanno potere edulcorante, sia freschi che ridotti in farina.
Le more di gelso bianco possono essere consumate fresche, secche oppure possono essere utilizzate per la preparazione di decotti. Molto spesso vengono sottoposti a procedimenti di lavorazione per la produzione di confetture e marmellate.
Una volta fermentati ci si può ottenere un liquore alcolico.
Come detto in precedenza, ti ricordiamo che sono frutti ricchi di proteine, vitamina A, B e C: presentano, inoltre, un buon contenuto di ferro ed una ridotta quantità di calorie, appena 43 per 100 grammi.


Caratteristiche tecniche Gelso bianco

Piantare da ottobre ad aprile 

 

Utilizzare del letame maturo per il trapianto e della terra fine sopra il fertilizzante.

 

Può raggiungere i 3-4 metri di altezza in età matura, posizionare in un luogo dove le radici possono avere spazio.

 

Pianta rustica che non esige attenzioni particolari se non il primo anno dopo il trapianto.

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