Melanzane bianche: la delicatezza da coltivare con soddisfazione

La melanzana bianca innestata è un innesto dalla candida buccia, particolarmente polposo e, soprattutto, privo di semi, dal gusto delicatissimo. Caratteristiche, queste ultime, che la rendono particolarmente amata e appetibile. Un ottimo ortaggio da trapiantare in questa calda primavera, poiché raro da trovare sfuso in commercio, particolarmente rustico e produttivo, oltre che resistente. Le varietà innestate, infatti, hanno il grosso pregio di presentare delle caratteristiche comuni alle piante d’origine, le migliori selezionate, in una versione di ortaggio migliorata: più robusta, vigorosa, particolarmente adatta alla coltivazione casalinga (che è spesso soggetta a delle rotazioni incomplete, che tendono a impoverire il terreno). Ma come coltivare la melanzana bianca nell’orto domestico? 

 

Si tratta di un’operazione piuttosto semplice e, come sempre, gradevole e ricca di soddisfazioni per i farmer di ogni età. Noi, dal canto nostro, vogliamo darvi i nostri semplici ma concreti ed efficaci consigli per ottenere il meglio dalla crescita di questo favoloso ortaggio. Che la coltivazione abbia inizio!

 

 

 

Fino al mese di giugno potrete trapiantare la melanzana bianca nell’orto. Se disponete di una serra, potrete trapiantarla fin dall’inverno. Servirà un terreno dalla minima ampiezza per ospitarle: preparatelo e create le file per il trapianto, mantenendo una distanza di almeno 80 centimetri tra le file e almeno 50 sulla fila. In questo modo avranno spazio sufficiente per un corretto sviluppo radicale. 

 

Fatelo nelle ore più fresche della giornata, come il mattino presto o la sera, dopo aver inumidito la zolla di terra e irrigato per agevolare l’attecchimento delle radici. 

 

Le melanzane, si sa, e le solanacee in generale, amano il sole: anche quella bianca non fa eccezione. Scegliete dunque una posizione luminosa e ben esposta ai raggi, ma riparata dalle correnti; se è necessario (se non è, per esempio, già presente un muretto), create voi stessi una barriera anti-vento. 

 

Per quanto riguarda il terreno, questa melanzana è piuttosto adattabile, ma ama un terreno soffice, sciolto, drenante e ricco di sostanza organica, meglio se neutro o sub-acido. Se il vostro terreno è moderatamente salino, questa piantina potrà comunque tollerarlo e adattarvisi. Apportate del concime organico maturo (oppure concime a lenta cessione ricco di nutritivi) circa tre settimane prima del trapianto. 

 

Occhio alle temperature troppo rigide: non dovreste mai farle scendere al di sotto dei 5°C. Ama il clima temperato e si sviluppa in maniera ideale sopra i 20° (ma non oltre i 35°C!). Sotto i 15° C abbiate cura di coprire le piante e proteggerle dal freddo.  

 

 

La melanzana bianca richiede una coltivazione non troppo diversa dalle altre varietà. Per i consigli, dunque, sulle melanzane generiche e sulla loro coltivazione domestica, vi rimandiamo a questo articolo. 

 

In generale, è importante ricordare che la melanzana bianca soffre la siccità: datele acqua ogni volta che il suolo risulterà secco, meglio se alla mattina o alla sera tardi, e specialmente durante la fase di fruttificazione. Un impianto a goccia con manichetta forata sarà l’ideale sia per il risparmio idrico, sia per la salute delle piante, poiché evita di bagnare le parti che non andrebbero bagnate, riducendo le possibili malattie e i marciumi. 

 

Sempre per allontanare malattie e avversità, tenete sempre l’area di coltivazione delle vostre melanzane bianche libera dalle infestanti e dalle erbe spontanee. La pacciamatura è, come sempre, una pratica consigliabile. La potatura dei germogli ascellari, invece, vi darà una produzione più abbondante dei frutti. 

 

Nella fase di maturazione avrà bisogno di un buon apporto nutritivo di azoto, fosforo e potassio, calcio, magnesio, e altri microelementi. Sarà una buona pratica apportare dei concimi minerali equilibrati ogni dieci giorni. Durante il momento della fruttificazione, preferite dei concimi ad alto contenuto di potassio. 

 

La piantina raggiungerà una buona altezza (circa 70 centimetri): quando sarà arrivata a misurarne circa 40, sarà giunto il momento di darle supporto. Legate dunque ogni piantina con dello spago al proprio tutore di legno e abbiate cura di regolare le innaffiature anche tenendo conto di questo. Con i tutori, le piante saranno meglio esposte ai raggi solari e meno esposte alle malattie fungine da contatto con il suolo. 

 

Come sempre: i ristagni d’acqua sono dannosi e da evitare assolutamente per un vitale e corretto sviluppo delle piante e degli ortaggi.

 

Qui troverete una guida completa per far fronte alle malattie che colpiscono più frequentemente le melanzane: tenete conto che le varietà innestate sono di norma più resistenti alle avversità. Un buon motivo in più per coltivarle nell’orto!

 

 

 

La melanzana bianca matura precocemente, da luglio a settembre. La raccolta comunque, si effettua generalmente tra le otto e le 12 settimane dal trapianto ed è scalare. 

 

Vi consigliamo di raccoglierle quando non saranno ancora mature, quando presentano una  buccia candida, lucida e brillante, con delle forbici o a mano, con un gesto secco dal basso verso l’alto. 

 

Questa varietà vi regalerà un raccolto abbondante e soddisfacente: il gusto particolare dei frutti e la polpa carnosa, oltre alla buccia particolarmente sottile, non coriacea e non indigesta (potrete dunque tranquillamente fare a meno di eliminarla), permettono un utilizzo molto vario della melanzana bianca: dalle fritture agli arrosti, dalla griglia al forno. Provatela nelle ricette tipiche della tradizione: parmigiana, caponata o pasta alla Norma: il suo gusto vi stupirà!

 

Siete pronti a coltivare le melanzane bianche nell’orto per consumarle sempre freschissime?