Melanzana rossa: cos’è? Quali sono le caratteristiche uniche di questo peculiare ortaggio tutto italiano ma dalle origini africane, che sembra un pomodoro ma è in tutto e per tutto una melanzana piccola e rotonda, chiamata in botanica s
olanum aethiopicum, dalle
molteplici proprietà salutari e dal profumo intenso? Per i farmer più curiosi e attenti, abbiamo pensato di raccontare un po’ di
segreti di un ortaggio da riscoprire,
nutriente e versatile in cucina, sia crudo che cotto,
facile da coltivare nell’orto di casa e resistente alle avversità. Scopriamo insieme
cos’è la melanzana rossa, come si coltiva e come si usa in cucina! Per un orto sempre più originale e colorato.
Origini, coltivazione, raccolta
La melanzana rossa è originaria dell’Africa e dell’Asia: è arrivata in Italia a seguito degli spostamenti durante le guerre coloniali. Questo infausto passato che la lega al colonialismo e al periodo di guerra, durante il quale venne “adottata” in molte aree del sud Italia e divenne una delle principali fonti di sostentamento della popolazione affamata, ha forse fatto sì che tale coltivazione venisse un po’ dimenticata: si tratta però di una varietà interessantissima, che cresce bene soprattutto nelle zone più calde e che rappresenta una vera particolarità da avere nell’orto e da consumare fresca in casa, poiché davvero rara da trovare in commercio.
La
coltivazione della melanzana rossa non è dissimile da altre
varietà di melanzane,
peperoni e
pomodorini:
trapiantatela in primavera in posizione soleggiata ma riparata e in un
terreno a medio impasto, ricco, fertile e ben drenato. Tenete sempre pulito il suolo e i dintorni dalle infestanti con sarchiature e
pacciamature. Fate sempre attenzione alle avversità come la
peronospera (nonostante questa
varietà sia
più rustica e resistente di altre!).
A differenza di altri tipi di melanzane, queste vanno raccolte solo a maturazione già avvenuta, cioè una volta che hanno raggiunto il caratteristico colore rosso-arancio. Solitamente, la raccolta inizia verso maggio e prosegue fino ai primi mesi dell’autunno.
Proprietà e usi in cucina
Il colore rosso, decisamente insolito per una melanzana, è dovuto all’elevata quantità di carotene che aumenta nelle bacche quando sono in maturazione.
Le proprietà di questo frutto dell’orto dalle origini lontane sono molteplici: è ricca di antiossidanti, combatte i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, contiene in gran quantità licopene e antocianine, che hanno proprietà antitumorali e aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari.
Questo ortaggio ha una polpa soda, dal sapore fruttato e dalle venature leggermente piccanti, ed è molto versatile in cucina: poiché è un tipo di melanzana povera di acido clorogenico, non annerisce nemmeno dopo il taglio della polpa, non ossida facilmente come altre varietà, si conserva bene e può essere consumata sia cotta che cruda.
La melanzana rossa fa parte di una tradizione da riscoprire: non solo è ottima se fatta sotto’olio o sott’aceto, in forma di conserva: questo frutto, come si è detto, è davvero ottimo e versatile, da valorizzare con tante preparazioni. Le ricette tipiche lucane la celebrano fritta, impanata, aromatizzata con menta e aglio o abbinata a prodotti locali come il caciocavallo. Ideale insieme alla salsiccia per un condimento gustoso di una pasta, ripiena al forno (la sua forma è perfetta) o in polpette, come si fa con le tradizionali polpette di melanzane siciliane, ma in versione… rossa! Arrosto, stufata, grigliata: la melanzana rossa è davvero ottima in tutti i tipi di preparazioni. Sapevate, poi, che persino le sue foglie sono commestibili?
Un’ultima curiosità: come accade per molti tipi di peperoncini e pomodori, potete conservare questa melanzana anche facendola essiccare sotto le tettoie, legando insieme tra loro in grappoli i frutti appena raccolti.
Siete pronti a portare una magica riscoperta nel vostro orto?